Sabato 7 dicembre padre Alessandro Locatelli ha fatto il suo ingresso nella parrocchia di Cerreto Guidi. Dopo l’omaggio a Santa Liberata, visitando il suo santuario, si è svolta la Messa d’insediamento nella chiesa parrocchiale di San Leonardo. «Sappiamo – ha detto il vescovo nella sua omelia – come Cerreto è una comunità viva, con tante associazioni, iniziative, progetti. È questa la bella comunità che è la Chiesa, che vive e che è viva e che da oggi continua il suo cammino di bene e di fecondità, di ricchezza e di coinvolgimento di tanti. È nella cornice di questa bella comunità che saluto le autorità presenti, il sindaco, le autorità militari, le varie associazioni. Già la comunità ha ringraziato don Donato che con il suo volto ha guidato per tanti anni Cerreto. Oggi viviamo con gioia l’accoglienza di padre Alessandro Locatelli, dei padri Betharramiti, che entra in mezzo a voi come nuovo parroco. È un volto che si dovrà imparare a riconoscere, che si accoglie con fiducia e con curiosità, con la fatica magari di un distacco da chi c’era, un distacco che è stato un po’ doloroso, ma insieme con tante aspettative, promessa di vita di cui la novità è sempre portatrice».
Il giorno seguente, domenica 8 dicembre, ha fatto il suo ingresso nelle parrocchie di Galleno e Querce don Anthony Padassery, chiamato a guidare quelle comunità succedendo a don Udoji Onyekweli. Ad accoglierlo insieme ai confratelli sacerdoti e al popolo, due sindaci e due vicesindaci: Alessio Spinelli (Fucecchio), Gabriele Toti (Catelfranco), Marco Baldacci (Santa Croce sull’Arno), Alessandro Puccinelli (Pontedera). Il vescovo nella sua omelia ha tratteggiato il pecorso di vita del nuovo parroco: «Arrivi caro don Anthony dalla bella terra del Kerala. Ho potuto visitarla e scoprire le bellezze della natura come anche la profondità della fede della tua gente. È la tua storia don Anthony che ti appartiene e che diventerà ricchezza per tutta la gente con cui camminerai. Ma un po’ più vicino arrivi da Treggiaia e Val di Cava. Ai fedeli di queste comunità di Treggiaia desidero dire il grazie di chi ti ha accompagnato, ha condiviso con te la vita parrocchiale e ti ha seguito in questi giorni di passaggio con la sua vicinanza. Grazie di cuore Treggiaia e Val di Cava. E il grazie anche alle comunità che ti accolgono, Galleno, Querce, Pinete. Non sono mai facili i cambiamenti, ma certo sono occasione di novità, di rinnovamento, di nuove esperienze».
» Omelia per l’ingresso di Padre Alessandro Locatelli a Cerreto Guidi
» Omelia per l’ingresso di don Antony Padassery a Galleno e Querce