«Avviare un cammino di incontro tra le Chiese del Mediterraneo», questo l’obiettivo del meeting dei vescovi a Bari, promosso dalla Cei, a cui ha preso parte anche monsignor Migliavacca. «Mediterraneo frontiera di pace» era il titolo dell’evento, che si è svolto tra sabato 22 e domenica 23 febbraio. «Un cammino di progetti da condividere, di conoscenza da sviluppare – ci ha riferito il vescovo Andrea, di ritorno dal capoluogo pugliese -, un processo che può essere proficuo per la convivenza nel Mediterraneo, con un’attenzione particolare alle situazioni in cui i cristiani sono più in difficoltà e sono più perseguitati».
Il meeting ha coinvolto 60 vescovi cattolici di 20 Paesi che si affacciano sul «Mare nostrum». Nel giorno di sabato, ci riferisce ancora il vescovo, un momento molto bello è stato lo spettacolo al teatro «Petruzzelli», in cui si sono susseguite testimonianze di vita nel segno dell’accoglienza, del promuovere buone prassi, del costruire legami e sentire il Mediterraneo come il mare dove si affacciano popoli amici.
Un discorso molto apprezzato è stato pronunciato dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli: «Abbiamo bisogno di interrompere i traffici di armi e di mettere l’accoglienza al centro della nostra azione – ha detto Sassoli -. Un’Europa distratta sul Mediterraneo rischia di trovarsi nello spazio europeo molti problemi in più». Sulla stessa linea il cardinal Bassetti, presidente della Cei, che ha sottolineato come l’evento di Bari sia stato «soltanto l’inizio di un cammino che è necessario intraprendere per dare risposta col Vangelo ai problemi dell’area, della Chiesa e della società». La prima giornata si è conclusa con la preghiera nella cattedrale di Bari, sotto lo sguardo materno della Madonna Odigitria.
La domenica mattina, il Papa, al suo arrivo nella basilica di San Nicola, ha ricevuto il documento redatto dai vescovi dei Paesi del Mediterraneo. Alla Messa conclusiva, a cui hanno partecipato oltre 40mila fedeli, ha voluto presenziare anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Una nota di gratitudine – ha commentato monsignor Migliavacca – anche da parte mia per la presenza del presidente Mattarella, presenza estremamente gradita e significativa».
Il Santo Padre, nell’omelia, ha insistito sulla radicalità del Vangelo: «Sull’amore verso tutti non accettiamo scuse, non predichiamo comode prudenze. Il Signore non è stato prudente, non è sceso a compromessi, ci ha chiesto l’estremismo della carità. È questo l’unico estremismo cristiano lecito: l’estremismo dell’amore». «È stato un momento bello di festa in una Bari gioiosa e accogliente – ha commentato il vescovo Andrea – ed è stata anche l’occasione per essere uniti a papa Francesco».