CENAIA E CRESPINA

Il Benvenuto dei Frates al Vescovo

Il Benvenuto dei Frates

di Clara Abbati

Eccellenza,
il nostro gruppo di Cenaia e’ nato nel 1995 per volonta’ di alcune persone gia’ donatori di altre associazioni, che hanno avuto la magnifica idea di portare la cultura della nozione del sangue anche nel nostro paese.
In questi dodici anni abbiamo sempre collaborato con la Parrocchia e la Misericordia nelle varie attivita’ che si svolgono durante l’anno. La Misericordia ha inoltre messo a nostra disposizione una stanza dove abbiamo la nostra segreteria, gratuitamente senza nulla in cambio. Il gruppo e’ man mano progredito nell’aumento dei donatori e di conseguenza delle donazioni, oggi abbiamo raggiunto i 127 donatori attivi con 171 donazioni. Potrebbero essere di piu’ ma dico spesso : I donatori non sono limoni che si possono spremere a nostro piacimento. La donazione del sangue e’ troppo intima e personale, perche’ noi responsabili si possa intervenire. Pressantemente. D’altra parte riceviamo continue richieste da parte dei nostri dirigenti sia regionali che nazionali di aumentare le donazioni perche’ non abbiamo ancora raggiunto l’autosufficienza e dobbiamo importare sangue ed emocomponenti di altri paesi. In ogni caso e’ dovere ricordare che non saremo autosufficienti finche’ non avremo abbastanza donatori. Dobbiamo quindi insistere nella divulgazione finche’ la cultura della donazione non si sara’ radicata profondamente nelle coscienza, finche’ ciascuno di noi non capira’ che la donazione e’ anche un preciso dovere civico. Questo dovere e’ sancito da una legge umana e morale piu’ alta e nobile di una legge scritta, perche’ e’ una legge che si basa sui diritti dell’uomo.
Come ha detto la nostra testimonial Paola Saluzzi e’ convinzione di molti che il contributo personale nell’ambito della donazione non sia fondamentale, certo una buona azione, ma sicuramente non determinante e come tale che ci sia o meno non cambia niente. Ma se tutti la pensassimo cosi’ non ci sarebbe sangue e le vite bisognose si spezzerebbero per la scarsa considerazione del valore anche di una sola donazione. Il nostro e’ un atto di amore, di carita’ cristiana e di solidarieta’ verso chi non conosciamo, un nostro fratello la cui si leghera’ inconsapevolmente con quella di chi ha donato.
Fratres per fratellanza, per generosita’ e perche’ donare il sangue e’ donare la vita: questi sono i nostri sentimenti ,le nostre scelte, il nostro modo di vivere.