Sinodo

I temi del secondo anno del Cammino sinodale

don Francesco Ricciarelli

Sta per iniziare il secondo anno del cammino sinodale delle Chiese in Italia. Lo scorso anno abbiamo vissuto il primo anno di questo cammino, che è coinciso con il cammino del Sinodo Universale. Il Papa domenica scorsa ha annunciato che il Sinodo si svolgerà in due sessioni, nel 2023 e nel 2024, per dare ai Padri sinodali tempo per riflettere su un tema che può segnare una svolta storica nel cammino della Chiesa nel mondo e che la relazione generale, prima dell’approvazione, sarà inviata nelle diocesi per una verifica.

Da parte sua il vescovo Andrea ha inviato pochi giorni fa le indicazioni per riprendere il cammino diocesano e i criteri generali con cui affrontare questa seconda fase. L’équipe diocesana ha scelto due dei “cantieri” indicati dal documento della Cei e una tematica emergente dalla sintesi diocesana del primo anno: il primo cantiere “della strada e del villaggio”, il secondo cantiere “dell’ospitalità e della casa” e la tematica della “accoglienza”, il termine più ricorrente nelle sintesi dei gruppi sinodali.

 Il primo “cantiere” prevede di interpellare, incontrare, coinvolgere, ascoltare le realtà del mondo non strettamente ecclesiale: scuola, lavoro, povertà, fragilità, sport. Questo cantiere sarà coordinato a livello diocesano, si richiede però ai parroci e referenti di individuare, qualora ci siano, delle persone rappresentati dei settori sopra richiamati che potranno fare rete per le iniziative che verranno proposte. È un “cantiere”, questo, molto interessante da esplorare, anche perché poco “visitato” nel primo anno di ascolto. La domanda che potrà accompagnare l’approccio a questi mondi potrebbe essere: «Cosa pensi della Chiesa? Cosa chiedi alla Chiesa?».

Riguardo al secondo “cantiere” l’invito è ad avviare il lavoro dei gruppi sinodali come avvenuto già l’anno scorso. Potranno essere coinvolti gli stessi gruppi sinodali oppure realizzarne altri in forme diverse. Il “cantiere” servirà a riflettere sulla vita e la dinamica delle relazioni interne alla Chiesa. In particolare: quali funzioni sono necessarie ed efficaci per l’evangelizzazione e quali strutture sono utili o cosa si potrebbe snellire; la catechesi; quali esperienze ospitali sappiamo realizzare nelle nostre comunità; quale consapevolezza c’è nelle nostre realtà di essere diocesi; presenza e funzionamento dei consigli parrocchiali pastorali; come portare l’esperienza cristiana nelle famiglie e nelle case… È in questo cantiere che si potrà porre attenzione anche al “tema diocesano” dell’accoglienza e quindi domandare come la Chiesa e le nostre realtà sanno vivere una vera ospitalità e far sentire “a casa”.

Oltre a questi percorsi la pastorale giovanile promuove un incontro con i giovani in ciascun vicariato, il primo dei quali il 20 ottobre per il primo vicariato, per vivere con loro un’esperienza di incontro e ascolto sinodale.

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