Il 2023 è stato un anno dove la Città di Fucecchio si è arricchita di preziose iniziative culturali.
Il Comitato “Fucecchio città degli organi” si è inserito in questo percorso culturale presentando l’iniziativa più particolare e significativa; un percorso che ha visto nel corso dell’anno cinque eventi di grande spessore musicale svoltisi nelle chiese più antiche del territorio. Trattasi di cinque concerti d’organo a tema Mariano in cinque tappe da Febbraio a Ottobre. Questi appuntamenti con i nostri pregevoli strumenti sono stati possibili grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e al Patrocinio del Comune di Fucecchio, la Fondazione Montanelli-Bassi, la Commissione Diocesana di Musica Sacra, di tutte le Parrocchie della nostra unità Pastorale e dell’Associazione “Le stanze sul Padule”. Nel programma è stata inserita anche la Pieve di Santa Maria a Massarella anche se della Diocesi di Pescia ma frazione del Comune di Fucecchio. Questi concerti d’organo sono stati eseguiti con maestria da nomi illustri: Simone Valeri, Michiko Kato, Enrico Barsanti, Antonio Galanti e Marco Di Lenola. Tutti i programmi musicali eseguiti, antichi e moderni, hanno permesso di conoscere meglio le molteplici caratteristiche di uno strumento musicale, l’organo, fra i più antichi e affascinanti ma anche di apprezzare il patrimonio artistico delle chiese del territorio che racchiudono opere d’arte spesso poco conosciute.
La splendida cornice della Collegiata San Giovanni Battista di Fucecchio ha ospitato la serata conclusiva dedicata alla “Madonna di Piazza” la cui immagine sacra è al suo interno venerata e festeggiata la terza Domenica di Ottobre.
Don Andrea Cristiani Arciprete di Fucecchio discreto e affabile padrone di casa, ha accolto gli ospiti con particolare riguardo a Mons. Idilio Lazzeri del quale è stato celebrato il 70° anniversario dell’ordinazione sacerdotale. Una serata musicalmente coinvolgente; brani importanti e impegnativi hanno spaziato dalle musiche di autori più conosciuti come J. S. Bach a quelli di autori meno popolari e più contemporanei come il canadese D. Bedard, magistralmente eseguiti dall’organista Marco di Lenola e, in alcuni casi, accompagnati dalla delicata voce del soprano Sevilay Bayoz. Un organo importante quello della Collegiata la cui costruzione risale alla seconda metà del 1700; inizialmente collocato nella vecchia pieve fu trasferito nel 1787 nella Collegiata dove, nel corso dei secoli, ha subito varie modifiche per valorizzarne ed aumentarne l’espressività e la sonorità. Per l’occasione la consolle è stata posizionata al centro della navata centrale, davanti all’altare maggiore e volta verso l’esterno in modo che l’esecuzione dei brani potesse essere apprezzata anche nella tecnicità dello strumento. Uno spettacolo veramente entusiasmante vedere come il bravissimo organista eseguiva i brani destreggiandosi con le mani e con i piedi accompagnandosi con le oscillazioni del busto, quasi a seguire le note musicali. Presenti per l’occasione anche gli organisti Carlo Fermalvento Maestro di Cappella della Cattedrale di San Miniato e Antonio Galanti, organista-compositore pianista già esecutore nella serata presso la Pieve di Santa Maria a Massarella. Una serata culturalmente coinvolgente che va oltre l’ascolto della musica e che ha dato modo di allargare gli orizzonti alla conoscenza di cosa sta dietro ad un risultato musicale; un’esperienza quella del programma di “Fucecchio Città degli organi” che ha consentito a coloro che lo hanno seguito di crescere culturalmente e di apprezzare meglio il patrimonio artistico territoriale come ha tenuto a precisare il bravo Maestro Stefano Boddi che ha curato artisticamente la stagione. Di grande utilità, in tal senso, sono stati i “programmi di sala“ da lui approntati: vere e proprie piccole pubblicazioni dove il lettore può apprendere notizie dettagliate sull’organo , sui brani musicali eseguiti e sull’organista che li interpreta. Uno per ogni serata! Una piccola fonte di notizie che fanno più belle le nostre chiese perché ne valorizzano un aspetto poco conosciuto che fa capire la ricchezza di questo grande museo a cielo aperto che è la nostra Italia.
L’appuntamento è per la stagione 2024 che sarà si, una stagione piena di grande musica, ma anche di grandi sorprese.