Dopo due anni che ci hanno costretto al silenzio, abbiamo ripreso la tradizionale rassegna diocesana dei cori parrocchiali giunta alla ventinovesima edizione. I due anni di fermo a causa della pandemia hanno creato un grande disorientamento e di conseguenza abbiamo avvertito molta fatica nella ripresa delle varie attività pastorali tra le quali anche la realtà dei cori liturgici. Cantare in una situazione del genere era diventato un divieto, soprattutto se fatto vicino ad altri; il contrario di quanto invece è naturale necessità di un coro: stare vicini, fondere insieme le voci, creare un’unità espressiva. Avevamo in programma di riprendere la rassegna, come consuetudine, nel periodo quaresimale ma dopo l’ennesimo innalzamento dei contagi in prossimità delle feste di Natale, abbiamo dovuto posticipare le date al tempo pasquale. Diciotto i cori iscritti alla rassegna, che si sono presentati con desiderio di ripartire e provvisti di una considerevole dose di entusiasmo davvero sorprendente. Durante le tre serate si è percepito un vero e proprio clima di festa alimentato soprattutto dalla gioia di incontrarsi tra coloro che hanno a cuore e dedicano il loro impegno al canto e alla musica nella liturgia. A conclusione delle tre serate una buona rappresentanza di tutti i vari gruppi si è riunita in Cattedrale la sera del 13 maggio per partecipare con il canto e la preghiera comune alla Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Andrea nel giorno della Festa della Dedicazione.
A cosa serve una rassegna di cori parrocchiali oggi? Sicuramente non a puntare il dito tra chi e più o meno capace, non a sottolineare chi ha il coro più numeroso a differenza di chi si presenta con un piccolo gruppo. La cosa bella e significativa di questo incontro e che ognuno, talvolta inconsapevolmente, riesce ad essere un dono per l’altro: l’esperienza dei vari percorsi, la varietà di stili, il modo diverso di esprimere e interpretare un testo, la ricerca di punti in comune e anche di visioni discordanti sono tutti aspetti che fanno della rassegna dei cori un momento di stimolo per mantenere vivo l’interesse e favorire una crescita comune. La formazione è certamente un aspetto da non sottovalutare e da riprendere soprattutto per le nuove generazioni, affinché si possa tramandare e trasmettere la passione, creare in loro una sensibilità e costruire qualcosa di nuovo che garantisca il futuro ma senza scoraggiarsi o perdersi d’animo. Il grande patrimonio della musica liturgica che ci è stato consegnato da tante figure che hanno costellato il passato e hanno caratterizzato il nostro territorio dovrebbe diventare per ognuno di noi un invito a portare avanti con sapienza, amore e rinnovato impegno il servizio alla liturgia da cui noi cristiani attingiamo continuamente la forza per poter camminare sulle strade del Risorto.
Infine, a conclusione di questa manifestazione, a nome della Commissione di Musica Sacra oltre a ringraziare nuovamente tutti i responsabili dei cori, vogliamo esprimere un sincero ringraziamento ai parroci che hanno gentilmente ospitato nelle loro parrocchie la rassegna di quest’anno: Don Armando Zappolini, arciprete di Ponsacco, Mons. Bruno Meini, proposto di Santa Maria a Monte e Mons. Andrea Cristiani, arciprete di Fucecchio.