Domenica 25 novembre, le Comunità parrocchiali di tutta l’Italia saranno informate circa la raccolta di offerte libere (e deducibili) per il sostentamento dei sacerdoti.
A distanza di quasi 30 anni (1989) molti pensano ancora che i sacerdoti siano mantenuti dal Vaticano o stipendiati dallo Stato. È la Chiesa cattolica che è in Italia che provvede a loro nelle forme stabilite dalle leggi dello Stato e degli accordi con la CEI. Le dodici mensilità che ogni sacerdote riceve dalla CEI (870 euro al momento dell’Ordinazione per giungere dopo 50 anni di servizio a circa 1200 euro) provengono per il 7,5% dalla cassa parrocchiale; un altro 7,50% da remunerazioni, stipendi e pensioni personali; il 4,5% dai redditi dei patrimoni diocesani; l’ 1,7% dalle erogazioni liberali dei fedeli; il 78,9% dai fondi dell’Otto per mille. Il prospetto qui riportato permette di vedere il numero e la quantità delle offerte liberali del 2017 che sono affluite alla CEI dalle nostre parrocchie, riunite Comune per Comune, e la variazione in confronto al 2016. Si nota una crescita in tutti i Comuni sia per numero delle offerte che per importi, eccetto alcuni Comuni.
Nella misura in cui queste offerte cresceranno, aumenterà la somma destinata al culto,alla pastorale e alla carità. Come si può donare? Il modo più semplice è usare il bollettino di c.c.p. unito al depliant illustrativo che si trova in tutte le chiese (numero di C.c.p.57803009 intestato a Istituto Centrale Sostentamento Clero Erogazioni liberali).