Suor Ekka Jaimani, questo il nome della religiosa Figlia di Sant’Anna di Calcutta, che tutti a San Miniato conoscevano semplicemente come Suor Gioia. E l’appellattivo era davvero azzeccato. Suor Gioia, che era in Italia oramai da 25 anni, prestando il proprio servizio a San Miniato, poi a Staffoli e poi ancora a San Miniato, salutava e ti accoglieva sempre con il sorriso, semplice e gioioso che la contraddinstingueva. Animata da profondo spirito di servizio alla Chiesa e alla famiglia religiosa alla quale apparteneva, si spendeva nei suoi compiti giornalieri con grande impegno.
Per chi ha frequentato il Seminario vescovile della città negli ultimi anni, non sarà stato difficile incrociare il suo sguardo sorridente e talvolta anche fiero per quello che faceva: prima nell’assistenza a monsignor Pomponi, insieme alla altre consorelle, poi nella cura del giardino sul retro, dove – quasi a ricordare le radici orientali – amava piantare essenze, spezie e peperoncino.
A tutti mancherà la sua semplicità, certamente alle sue care consorelle del Seminario, suor Lilima e la superiora suor Maria, ma anche a tutti coloro che l’hanno conosciuta nei momenti semplici, nella convivialità del quotidiano e nei gesti genuini di accoglienza, profusi senza mai pretendere “un grazie”.
Suor Jaimani Ekka aveva 64 anni, era nata in India il 16 novembre 1958. Entrata nella Congregazione delle Figlie di Sant’Anna nel luglio 1985, aveva conosciuto da vicino Madre Teresa di Calcutta, facendo la sua prima professione nel 1988 e la professione solenne il 26 luglio 1996.
Arrivata in Italia nel 1997, aveva prestato servizio a San Miniato per quattro anni dal 1997 al 2001, per poi ritornare a Calcutta. Per 13 anni ha esercitato la sua missione nella diocesi di Asansol, confinante con quella di Calcutta. Dopo il suo giubileo d’argento – 25 anni di professione religiosa – è tornata nuovamente in Italia nel 2014, proprio nella “sua” San Miniato.
È stata anche a Staffoli, impegnata in parrocchia per tre anni, dal 2016 al 2018, e in seguito di nuovo a San Miniato, dove è rimasta fino allo scorso 30 dicembre, giorno in cui è stata colpita da un grave ictus cerebrale. Dopo otto giorni di ricovero in ospedale, il Padre Celeste l’ha chiamata a sé il 7 gennaio 2023.
«Suor Jaimani Ekka era di carattere molto semplice e umile – hanno scritto di lei le consorelle -. Era una persona molto responsabile in qualsiasi lavoro le venisse assegnato, che svolgeva sempre con gioia e con piena dedizione e impegno. Era sempre obbediente ai suoi superiori. Noi, Suore Figlie di sant’Anna di Calcutta, sentiremo la tua mancanza cara Sr. Gioia. Che Dio ti conceda il riposo eterno e che la sua luce perpetua risplenda su di te. Addio, dunque, e arrivederci, lo diciamo con il cuore appesantito, ma con la sicura speranza di incontrarci di nuovo nella Casa del Padre».