Dieci opere d’arte sacra reinterpretate dai ragazzi di «Noi da Grandi»

«Divine Creature» al chiostro di Santa Marta a Montopoli

di Elisa Barani, Direttrice Museo diocesano d’Arte Sacra

Ho visto lo scorso anno ad Empoli una mostra fotografica che mi ha profondamente colpito per la sua profondità e per la capacità di trasmettere bellezza, umanità e speranza. Una selezione di 10 opere d’arte sacra che ci conducono, attraverso la loro nuova e raffinatissima interpretazione, a scoprire una Grazia che dagli occhi giunge al cuore. Ho immediatamente pensato che dovesse essere riproposta in Diocesi a San Miniato e individuato gli ambienti del chiostro del Santa Marta a Montopoli idonei per accogliere questi grandi quadri. La Fondazione Santa Marta ETS, nel pomeriggio di venerdì 21 novembre p.v. alle ore 16, inaugurerà la mostra fotografica “Divine Creature” di Adamo Antonacci con fotografie di Leonardo Baldini.

Interverranno:

  • il Vescovo Mons. Giovanni Paccosi
  • la Sindaca di Montopoli Linda Vanni
  • il Dott. Franco Doni Direttore SDS Empolese Valdarno Valdelsa
  • l’ideatore Adamo Antonacci
  • il Dott. Antonio Natali che ha collaborato al bellissimo catalogo
  • l’Associazione “Noi da Grandi” con i ragazzi protagonisti delle immagini.

L’accoglienza a condividere questa iniziativa culturale è stata immediata da parte del Vescovo, della Sindaca di Montopoli Linda Vanni così come degli assessori alla cultura Gabbanini e al sociale Cavallini. Sono molto contenta anche della presenza del Direttore della Società della Salute Empolese Valdelsa Franco Doni con il quale il Museo Diocesano ha già collaborato su progetti di arte e disabilità. Li ringrazio anticipatamente tutti.

Non vedo l’ora di conoscere e ascoltare Adamo Antonacci che ci parlerà dell’idea creativa che ha generato la mostra, il Prof. Natali e il suo qualificato contributo di storico dell’arte e, soprattutto, i ragazzi dell’Associazione “Noi da Grandi” che racconteranno la loro esperienza.

Spero che sempre di più l’arte diventi uno strumento di crescita culturale e che, come in questo caso, sia capace di parlare ai nostri cuori e a ricordarci di non lasciare nessuno indietro.

 


 

Un progetto a cura di Adamo Antonacci

ll progetto fotografico “Divine Creature” è incentrato sul tema della disabilità, vista attraverso la lente dell’arte pittorica sacra. Si tratta infatti di ricreare quadri famosi raffiguranti capitoli della nostra vita religiosa come, ad esempio, l’Annunciazione di Beato Angelico, avvalendosi di fotomodelli portatori di handicap scelti, all’interno di un percorso volto alla scoperta e valorizzazione del sacro, nei centri che ospitano ragazzi disabili. Quest’ultimi infatti molto spesso sono animati da un sentimento religioso vivissimo e perfettamente lucido, capace di risvegliare nella comunità forti emozioni: di riportare continuamente l’attenzione di tutti sul profondo significato del Cristo col suo amore incondizionato nei confronti dei bisognosi.

Questa idea ha quindi il fine di vivificare le coscienze e continuare a porre in prima linea l’attenzione verso i più deboli, ovvero coloro che risultano essenziali per un corretto sviluppo dell’umanità; del senso stesso – e più alto – di definirsi “creature di Dio”. Troppo spesso infatti la nostra società, coi suoi ritmi disumani, tende a cancellare gli “ultimi” e a far emergere solo ed esclusivamente i “vincenti”, nonostante il Cristo abbia dedicato la maggior parte delle sue attenzioni proprio ai più deboli, operando miracoli persino di sabato e pagando perciò un tributo altissimo.

ll percorso di ri-creazione di famosi quadri sacri comprende così le tappe fondamentali della vita del Cristo, dall’Annunciazione fino alla Resurrezione, così da rappresentare un vero e proprio excursus religioso e filosofico, capace di offrire a chi guarda una gamma di emozioni e di impressioni variegata e completa.

A tal fine, al progetto si è affiancato Leonardo Baldini, professionista da sempre impegnato nel mondo della disabilità e, proprio per questo motivo, scelto come fotografo della mostra. Il suo intervento darà vita e forma fotografica ai quadri d’origine, assieme a tutto lo staff di Stranemani International e al suo stesso ideatore, Adamo Antonacci, ma anche allo storico staff del Larione 10 al fine di creare un making of della mostra e un documentario incentrato proprio sullo speciale sentimento religioso che così spesso anima i ragazzi portatori di handicap.

Tutto ciò con la viva speranza di riuscire a indurre la comunità alla riflessione e al dibattito. Alla crescita in sintesi, di un nuovo e più acuto spirito critico e sociale.

La mostra si apre con l’Angiolino musicante del Rosso Fiorentino, come invito all’ascolto e al silenzio interiore, chiudendosi, quasi a voler sottolineare l’ideale di bellezza e di profondità dello sguardo poetico e umano, con la Cena in Emmaus del Caravaggio. Delineando così, in un percorso idealmente circoscritto, un cammino capace di suggerire allo spettatore una vera e propria ‘passeggiata mistica’, a condensare cioè in dieci opere fotografiche, la parabola del Cristo e quelli che sono alcuni dei vertici ai quali il cristianesimo ha condotto l’umanità e l’arte in generale.

Le foto ricreano l’ambientazione e i personaggi di una selezione di opere d’arte, ricostruite fedelmente in studio, dove alcuni ragazzi disabili sostituiscono i protagonisti delle scene.

La collezione sarà visitabile fino al 15 di gennaio tutti i sabati pomeriggio dalle 15:00 alle 18:00 e su appuntamento presso i contatti del Museo Diocesano d’Arte Sacra di San Miniato:

Contatti: museodiocesano@diocesisanminiato.it – Cell. 342 686 0873.