Si esprime stupore e rammarico per la notizia dell’approvazione, da parte del Consiglio comunale di San Miniato, di una mozione volta a chiedere l’interruzione da parte della Regione Toscana del finanziamento delle attività di conforto religioso ai malati negli ospedali. Tale mozione, presentata dai Comunisti Italiani e Sinistra Ecologia e Libertà, è stata approvata anche grazie ai voti del Partito Democratico.
In essa si chiede di sospendere la convenzione tra
Il presupposto profondamente sbagliato a cui si ispirano queste richieste è che l’assistenza religiosa non debba essere a carico della collettività in quanto strettamente legata alla sfera individuale e non riconducibile a protocolli sanitari specifici.
In realtà, in una visione non riduttiva della persona ammalata il sostegno psicologico e spirituale è altrettanto importante della cura dell’organismo e del controllo del dolore. Almeno in questo senso va la definizione delle cure lenitive da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Oltretutto poi, e non è di secondaria importanza, occorre ricordare che il rispetto del diritto alla libertà religiosa sancito dalla carta dei diritti universali dell’uomo, include il diritto da parte del malato degente in una struttura sanitaria pubblica di poter essere assistito sul piano spirituale e chiede allo Stato di fare in modo che l’esercizio di tale diritto sia effettivamente garantito.
La mozione votata inoltre entra in contrasto con un quadro legislativo sia regionale che nazionale. Il protocollo d’intesa tra
Non solo, nel protocollo Regione/Cet si fa riferimento anche alla legge che ratifica il trattato tra lo Stato italiano e
La legge garantisce quindi il diritto all’assistenza spirituale con modalità a cui possono già accedere, al pari della Chiesa cattolica, tutte le confessioni religiose.
Fatta chiarezza sull’accaduto, resta da capire il perché di questi ripetuti e scomposti attacchi alla Chiesa.
NOTA INFORMATIVA – La convenzione tra Mons. Vescovo, nella sua qualità di Ordinario Diocesano, e l’ASL n.11 di Empoli circa il servizio religioso nei presidi ospedalieri presenti nel territorio diocesano è stata firmata in questi giorni. Si precisa che essa riguarda soltanto gli ospedali di Fucecchio e San Miniato, gli unici presenti nel territorio diocesano. Detta convenzione prevede un solo assistente religioso per i due ospedali, inquadrato organicamente nell’Azienda sanitaria.
Si tratta, per l’esattezza di don AGOSTINO (Beniamino) CECCHIN, ben conosciuto e stimato da tanti, che da molti anni si prodiga senza risparmiarsi per assicurare una presenza di conforto umano e religioso sia nei confronti dei degenti come del personale paramedico e medico. Il suo servizio va ben oltre quanto lo strettamente dovuto ed è compiuto sempre con grande generosità a vantaggio di tutti coloro che sono nel bisogno.
Si fa sapere inoltre che don Agostino, visto il notevole carico dell’impegno, è affiancato da altre persone che svolgono il loro servizio in modo assolutamente gratuito e volontario senza alcuna forma di remunerazione.