A Perignano l’annuale assemblea Caritas

Carità, l’amore che si fa concretezza

di Mimma Scigliano

Si è svolta sabato 17 maggio al Centro pastorale Madre Teresa di Calcutta di Perignano l’assemblea delle Caritas parrocchiali della diocesi di San Miniato. Una mattinata intensa, ricca di condivisione, riflessioni e analisi delle attività e dei progetti in corso, ma anche di quelle che potranno essere le prospettive future. Tutto questo grazie anche alla presentazione del Rapporto 2024 sulle povertà, redatto dall’Osservatorio della Caritas diocesana.

Dati, raccolti nei Centri di ascolto, che mettono davanti a una situazione di crescenti disagi a partire da quello economico, fino a quello abitativo e di salute. Le volontarie e i volontari hanno potuto dare una struttura analitica a un quadro di difficoltà, che quotidianamente possono toccare con mano nei loro servizi. La lettura di quello che le Caritas parrocchiali vivono e percepiscono nei loro territori è stata arricchita da un confronto che ha messo sul campo nuove fragilità e solitudini, come quella delle persone anziane, e nuove opportunità per migliorare le relazioni con le realtà delle case di accoglienza sui territori diocesani e per coinvolgere le comunità. Possibilità che possono essere ampliate grazie ai progetti che coinvolgono i giovani.

Durante l’assemblea sono stati raccontati da alcuni giovani nuovi progetti sociali avviati quest’anno grazie alla collaborazione con oratori e associazioni. Tra questi, un progetto di avvicinamento al lavoro, in collaborazione con l’«Associazione Abbracciami», costituita dai genitori di bambini neuropatipici, prevalentemente autistici, e con la cooperativa La Pietra d’Angolo. I ragazzi autistici, accompagnati dai volontari e dalle volontarie della Caritas e dai giovani della parrocchia di San Martino e Stefano di San Miniato Basso, si sperimentano settimanalmente nelle attività di gestione dell’emporio di San Miniato.

Ci sono, poi, sempre seguiti da giovani volontari, lo sportello lavoro attivo presso il Centro servizi di Santa Croce sull’Arno e il babysitteraggio per i bambini e le bambine delle donne che frequentano la Scuola di Italiano, promossa dalla Caritas Ponsacco e dal Cpia (Centro provinciale per l’istruzione con gli adulti).

Un ricco patrimonio di servizi e progetti che rende tutti orgogliosi e che ha ricevuto anche il ringraziamento del vescovo Giovanni. Monsignor Paccosi ha donato a tutti i volontari e volontarie di Caritas una profonda riflessione sulla carità. «La carità nell’esperienza cristiana – ha detto – è una dimensione della persona. Ed è il cuore dell’esperienza cristiana. Senza donarci agli altri noi non possiamo essere noi stessi. La carità è l’amore che si fa concretezza e per noi cristiani rappresenta l’abbraccio e il bene che Gesù ha nei nostri confronti, un abbraccio totale che si estende anche alle nostre fragilità». «La funzione della Caritas come struttura diocesana, aldilà del fare – è aiutare le persone che con noi condividono la fede a scoprire che senza l’esperienza del dono del sé non si può vivere».