Pastorale Giovanile

Aperitivo col vescovo, quando i giovani sono protagonisti

di Francesco Sardi e Francesco Fisoni

Un momento gioioso, un evento conviviale alle porte dell’estate: dal 2016 l’aperitivo dei giovani col vescovo, sancisce la fine dell’anno di Pastorale giovanile e dilata lo sguardo verso le iniziative del nuovo anno.

 

«Davvero sembra di essere nel giardino di casa questa sera in Piazza del Duomo». Queste le parole con cui monsignor Paccosi ha esordito nel suo saluto ai tanti giovani saliti a San Miniato lo scorso giovedì 15 giugno, per rinnovare il tradizionale appuntamento con l’aperitivo col vescovo, l’iniziativa a chiusura dell’anno di pastorale giovanile inaugurata nel 2016 da monsignor Migliavacca e “officiata” quest’anno, per la prima volta, dal vescovo Giovanni.

E la piazza, nel suo settore alberato, ha “indossato” davvero l’abito più bello, con i suggestivi filari di lampadine a illuminare i tavolinetti sparsi e le balle di fieno per sedersi… decisamente un bel colpo d’occhio per un luogo che già di per sé è magia. Un momento gioioso, un evento conviviale alle porte dell’estate che ha visto protagonisti, insieme alla fede, i giovani. Difficile quantificarne il numero, senz’altro di molto superiore ai cento.

Il banchetto era organizzato da Nuovi Orizzonti e quest’anno l’accompagnamento musicale era affidato alla “Fossa band”, un sodalizio musicale di giovani che gravitano attorno alla Gioventù francescana del convento di Santa Croce in Fossabanda a Pisa, che vede tra l’altro tra i suoi componenti anche un giovane dei nostri territori: Edoardo di San Romano. Linda Latella, responsabile della Pastorale giovanile diocesana, ha sottolineato come «il senso più profondo di questo aperitivo risiede nel fatto di incontrarsi, di salutarsi a conclusione di un anno pastorale; un anno, quello che abbiamo alle spalle, che ha visto un momento bello proprio nell’ingresso del vescovo Giovanni in diocesi, lo scorso 26 febbraio, quando tutti i giovani si ritrovarono in San Francesco a San Miniato».

Molte le realtà giovanili presenti e molte le testimonianze registrate sul nostro taccuino. Mirko di Capanne, per esempio, ha sottolineato l’importanza di occasioni del genere: «Davvero una bella iniziativa; vedere tanti ragazzi e ragazze delle più diverse associazioni – Azione cattolica, Scout Agesci, ecc. – è una possibilità che ci è data per stare in compagnia, credendo tutti nello stesso Dio». Anche Laura e Andrea hanno voluto evidenziare come questo aperitivo, ogni anno, rappresenta «un momento di gioia, in cui è positivo il ritrovarsi per riconoscersi in questa grande famiglia». C’è anche chi è arrivato in ritardo ma ha potuto lo stesso trovare buon cibo e drink: «Tutto ottimo e abbondante», dice Caterina, che incalza: «di eventi così ce ne dovrebbero essere di più, perché è bello unire ragazzi e ragazze provenienti da realtà diverse e figli dell’unico Padre». Matteo porta la testimonianza degli scout di Fucecchio: «Per noi è sempre un grande arricchimento entrare in contatto con altre realtà giovanili e associazioni». «Il vescovo Giovanni ha idee chiare su molte questioni, specialmente per quel che riguarda i giovani», gli fa eco un altro Matteo di Azione cattolica.

Giungono anche le voci extra diocesane di don Luca Bolognesi, della parrocchia di Castelfiorentino, e di Fra Alessandro Martelli, francescano originario di San Romano, adesso di fraternità a Pisa. Il primo ha sottolineato quanto siano importanti eventi di questo tipo «che riescono a far capire che i piccoli gruppi di giovani in parrocchia non sono soli», e ricorda poi che «Gesù buona parte della sua iniziativa pastorale l’ha svolta durante i momenti conviviali». Fra Alessandro ha richiamato invece il Santo Padre: «Questo aperitivo è l’occasione per vivere l’invito che ci fa papa Francesco a essere Chiesa in uscita», una Chiesa, quindi, creativa che va incontro a giovani creativi. È in tutto questo si esprime la bellezza a non aver paura a essere giovani cristiani.


Le parole del vescovo Giovanni

Il vescovo Giovanni ha dato avvio all’aperitivo portando il suo saluto: «Alla fine di un anno pastorale – ha detto il vescovo – trovarsi così, in semplicità, per ringraziare Dio di essere insieme, per conoscersi meglio e sognare insieme quello che può nascere dall’amicizia, rende ancor più visibile l’origine di questa nostra compagnia, di questa nostra unità. È Il fatto di avere, senza merito e forse senza neanche aspettarselo, incontrato la comunità cristiana, incontrato Gesù. E questo non è solo per noi, ma è per tutti. L’origine di questa nostra unità, prima ancora del conoscersi o del non conoscersi, ci fa fratelli, ci fa una cosa sola. Quindi gustiamo quello che c’è da mangiare e da bere, dialoghiamo insieme, usiamo appunto anche questa opportunità per non stare solo tra di noi ma per metterci in rapporto con tutti». Non poteva poi mancare nelle parole del vescovo anche un ringraziamento all’indirizzo dell’amministrazione comunale, rappresentata all’evento dal sindaco Giglioli e dall’assessore Arzilli: «In una giornata come quella di oggi, in cui c’è stato di tutto, dalla Mille Miglia a S.Miniato, fino alla festa di paese a S.Miniato Basso, questo nostro avvenimento anche per loro è stato un grande impegno, e anche in questo senso sentiamo questa fraternità e familiarità che è una cosa bellissima. Allora come si dice, Buon aperitivo».