Consiglio Pastorale Diocesano

A chiusura dell’anno pastorale una analisi della delle proposte del Cammino Sinodale

di Riccardo Ceccatelli*

La scorsa domenica 9 giugno, nel pomeriggio, si è tenuto in Curia Vescovile a San Miniato l’ultimo incontro del Consiglio Pastorale Diocesano dell’anno pastorale 2023-2024, dedicato all’analisi della sintesi delle proposte, sul tema della formazione, emerse nella fase sapienziale del Cammino Sinodale che ha convolto tutta la diocesi dallo scorso novembre sino a tutto il mese di marzo. Il Vescovo ha chiesto al Consiglio un esame e una valutazione delle indicazioni contenute nella suddetta sintesi, in modo da individuare quelle più urgenti e su cui si può iniziare sin da subito a lavorare, come diocesi, ancor prima di conoscere le priorità che saranno individuate della Chiesa Italiana come frutto dall’ultima fase del Sinodo a livello nazionale.

Va anzitutto sottolineato un generale apprezzamento dell’ottimo lavoro di sintesi fatto dall’Équipe del Cammino Sinodale Diocesano e il Consiglio stesso si è riconosciuto in pieno nelle proposte emerse, divise in sette macro-aree, alle quali ha contribuito attivamente nella fase elaborativa costituendo al suo interno ben tre gruppi sinodali, divisi per vicariati.

Si è tra l’altro positivamente notato che, di fatto, ad alcune delle proposte emerse è già stato dato seguito, come ad esempio il maggior coordinamento e diffusione a carattere diocesano delle molteplici proposte estive per i ragazzi che esistono in molte parrocchie o movimenti. Altro tema individuato come urgente è quello di avere una proposta diocesana condivisa per la catechesi dei ragazzi, ma anche per la formazione degli adulti e per la formazione dei formatori stessi. In generale si è inoltre rilevato come una maggiore collaborazione tra sacerdoti tra loro, e tra loro e i laici, e a anche tra le stesse parrocchie, sia ormai indispensabile e non più rinviabile. Di fatto sono già tantissime le esperienze belle e positive che si vivono in diocesi, in diverse parrocchie o anche in associazioni, gruppi o movimenti, ma serve uno sforzo aggiuntivo per metterle a fattor comune, in modo che tutti possano trarne vantaggio ed esempio.

Quest’ultimo incontro, cui è stato dedicato più tempo, aveva anche lo scopo di favorire la familiarizzazione e la conoscenza reciproca e pertanto, dopo gli interventi e la discussione sull’ordine del giorno, si è concluso con un momento di approfondimento culturale prima, e conviviale poi.

Per il momento culturale, il Vescovo stesso ci ha fatto da guida al Museo diocesano per illustrarci in particolare due opere: il bassorilievo dell’Annunciazione di Giroldo da Como (1274) che fu distrutto dalla granata che il 22 luglio di 80 anni fa causò la ‘strage del duomo’ e il busto in terracotta del Redentore, già riferito all’attività del Verrocchio ed ora attribuito al suo allievo Agnolo di Polo. Un’occasione unica per vedere anche le molte altre opere d’arte di notevole rilievo in mostra nel nostro Museo diocesano. La serata è poi terminata con un’apericena nel giardino del palazzo vescovile (a fianco della Cattedrale) da cui si gode una splendida vista sulle colline sanminiatesi e sulla sottostante piazza del Seminario. Momenti di rilassata e fraterna convivialità, in spirito di amicizia, auspicati dal Cammino Sinodale stesso come ingrediente di base di ogni iniziativa di formazione.

(*) Segretario del CPD