Rimarrà scolpita nelle mente di tanti, specialmente dei più giovani, questa settimana di festeggiamenti che si avvia alla conclusione, che ha avuto al centro il Ss.mo Crocifisso e la Chiesa di San Martino che lo accoglie da almeno 500 anni.
Una settimana che ha visto tutto il paese in grande e festosa agitazione; anche quei bulli che al passaggio del Crocifisso volevano sfoggiare la loro indifferenza, hanno trovato chi gli ha dato uno scapaggione e gli ha detto: «Alzati e fatti il segno della croce», ottenendo un risultato positivo. La partecipazione è stata consistente e, lodevole, ha visto le frazioni unite al capoluogo: Casciana è veramente una “Unità pastorale”. Vedere uomini e donne da Sant’Ermo, da Parlascio, da Ceppato ,da Collemontanino, per tante sere venire a fare le prove per i canti da eseguire, ha riempito il cuore di gioia e di speranza.
La settimana di festa si è aperta sabato 10 settembre con la cerimonia della riapertura della Chiesa di San Martino, chiusa dal 2013, restaurata tra il 2020 e il 2022, due anni segnati dal Covid. Dopo il taglio del nastro affidato al nostro vescovo Andrea con accanto il sindaco Mirko Terreni e il parroco don Angelo Falchi, entrati in chiesa si è scoperto il marmo che commemora questo evento e che recita: «Col contributo della Conferenza Episcopale Italiana – grazie ai fondi dell’8×1000 – /del Comune e di Enti privati / e con la generosità dei fedeli di Casciana Terme / il 10 settembre 2022 / Mons. Andrea Migliavacca / Vescovo di San Miniato / riapriva al culto questo Santuario / dopo un profondo restauro / alla presenza delle Autorità, delle Imprese / e di un numeroso popolo gioioso e plaudente».
Dopo un saluto del parroco don Angelo, la segretaria del Consiglio pastorale ha dato la parola al professor Francesco Biasci che ha tratteggiato l’aspetto storico della chiesa, desunto da documenti antichi; il professor Africano Paffi ha illustrato invece l’aspetto artistico; quindi l’architetto Luca Gherardi, progettista, ha messo in evidenza le condizioni in cui versava l’edificio agli inizi dello scorso decennio, condizioni che suggerirono di chiuderlo al culto per timore di crolli del tetto. L’ingegner Leonardo Mattolini ha delineato il tipo dei vari interventi resisi necessari per mettere in sicurezza l’edificio e il grande affresco del Gajoni, che copre tutta la navata centrale. A questo punto i discorsi dei tecnici sono diventati visibili attraverso un video realizzato dalla professoressa Marilene Lisi, che raccoglie e descrive tutte le varie fasi del lavoro di consolidamento e di restauro conservativo, permettendo di capire meglio quanto è stato fatto e la spesa che ne è scaturita.
Ha preso la parola la vicepresidente del Comitato pro-San Martino Velia Balestri, che ha illustrato le iniziative che il Comitato, sorto per reperire fondi a copertura della spesa spettante alla parrocchia, aveva potuto fare in pieno regime Covid e annunciando la volontà di proseguire nel lavoro, fino al raggiungimento dello scopo. A questo punto il sindaco Terreni si è complimentato con la dirigenza e la popolazione per il traguardo raggiunto, per il quale anche il Comune ha partecipato con una erogazione di 10.000 euro.
Monsignor Migliavacca ha gioito per lo splendore di questo tempio, ringraziando don Angelo per la tenacia e l’impegno profuso, i tecnici e le Imprese per il lavoro svolto e la popolazione per la corrispondenza anche finanziaria fin qui manifestata. Al termine ha benedetto il santuario e i presenti. Don Angelo ha ringraziato tutti, invitando le autorità a prender parte ad un piccolo buffet preparato nel foyer del vicino teatro comunale.
La sera, dopo cena, il canto dei vespri presieduto dal vescovo e guidato dal Maestro Carlo Fermalvento, con il coro parrocchiale e il popolo, ha aperto la processione per riportare il Ss.mo Crocifisso dalla Chiesa parrocchiale – dove ha sostato in questi due anni durante i lavori – alla sua sede naturale, nella nicchia sopra l’altare nella chiesa di San Martino. Una processione ben ordinata, aperta dal gonfalone della parrocchia, seguito dal gruppo scout dei Lupetti, segnata dai labari dei 4 Rioni, ognuno seguito dalla propria gente, con i lumi accesi in mano, il coro che ha cantato per tutto il tempo, sostenuto dall’accompagnamento della Banda di S.Gennaro di Lucca. Il nostro vescovo, con accanto la vicesindaco ed alcuni assessori, i Fratelli della Compagnia e i Capi Scout davanti all’auto, sul quale era stata collocata la venerata immagine del Ss.mo Crocifisso, illuminato su tutti e quattro i lati da Maurizio Pasquinelli che ha curato pure l’impianto audio per rendere più partecipativa la gente in processione.
Commovente l’ingresso in chiesa del Crocifisso, portato a mano da un gruppo di giovani che hanno curato, sotto la guida degli anziani,la collocazione della venerata immagine nella sua sede naturale. Lassù si è recato il vescovo ad incensare l’immagine fra la commozione di tanta gente, a cui scendevano visibilmente le lacrime dalle guance. Una giornata straordinaria, che rimarrà scolpita nella memoria di tanta gente; i più giovani tramanderanno ai loro figli quello che avvenne a Casciana Terme nel 2022. Domenica poi, il vescovo è tornato per celebrare la Messa principale e conferire il Sacramento della Cresima a venti adolescenti. La Chiesa di San Martino nel passato è sempre stata scelta per la celebrazione della Cresima e anche di tanti matrimoni. Monsignor Migliavacca ha commentato magistralmente le parabole della misericordia del vangelo di Luca, assegnate a quella domenica. Al termine della S.Messa don Angelo ha ringraziato il vescovo Andrea che in 24 ore era venuto tre volte a Casciana Terme, incoraggiando neocresimati e popolo tutto a lasciarsi “restaurare” dalla potenza dello Spirito Santo per diventare una “chiesa viva e restaurata” al pari della chiesa di mura. Varrebbe poco restaurare gli edifici sacri se poi coloro che vi si radunano non avessero alcuna intenzione di mettere mano ad un profondo restauro dei rapporti con i propri simili e con Dio.
In questa settimana si sono realizzati gli eventi in programma: la giornata dei bambini e dei ragazzi (martedi 13 sttembre), il pellegrinaggio delle parrocchie del nostro Vicariato (mercoledì 14), la contemplazione della Croce a cura di padre Andrea Dall’Asta (giovedi 15), la giornata degli anziani e malati (sabato 17) per concludere con oggi, domenica 18 settembre, con la presenza dell’arcivescovo di Lucca, monsignor Paolo Giulietti, per evidenziare le nostre origini lucchesi, che erano in essere fino al 1622. Si potrebbe dire che questa festa del Ss.mo Crocifisso e la riapertura della Chiesa di San Martino funge da apripista nei festeggiamenti dei 400 anni della nostra diocesi che inizieranno nel prossimo dicembre. Fin qui la cronaca del recente passato. Ai cascianesi, ora, il compito di scrivere con la vita e l’amore che si fa servizio, altre belle pagine di storia, degne del Ss.mo Crocifisso e del suo Santuario.