La seconda giornata di commemorazione è stata disturbata dalla brutta stagione. Ciò nonostante, nel Salone delle Terme (g.c.) un folto gruppo di persone, alcune anche da fuori, hanno seguito con molta attenzione padre Roberto Bellato, un frate di Prato che ha illustrato l’assetto geopolitico e sociale della Cina al tempo di Gioacchino Salvetti. Da questa descrizione abbiamo potuto capire meglio le condizioni in cui il Vescovo missionario ha operato, le estreme difficoltà in cui ha svolto la sua missione di evangelizzazione: prigionie, persecuzioni, tradimenti, che fanno di lui un campione di fede e di seminatore del vangelo. A fronte di tante difficoltà, che hanno contrassegnato tutti i 38 anni della sua permanenza in Cina, l’oratore ha presentato anche l’accoglienza delle famiglie cristiane presenti sul territorio, nonchè la generosa collaborazione dei confratelli vescovi e preti che ha avuto intorno. Una serie di domande da parte del pubblico ha concluso la conferenza di p.Bellato.
L’assemblea si è poi spostata in chiesa per accogliere il nostro Vescovo Andrea, alla cui presenza è stata scoperta la lapide che ricorderà nel tempo questo anniversario. La scritta, che riporta una frase che compariva sulla prima tomba di mons.Salvetti in Cina, recita così: «A Mons. Gioacchino Salvetti, Vescovo francescano, missionario in Cina dal 1805 al 1843. “Resse santissimamente la Chiesa in tempi durissimi, benefico con i poveri, mite nelle persecuzioni, paziente nelle infermità”. La popolazione di Casciana Terme, grata al Signore per un così grande concittadino nel 250° anniversario della nascita e 176° della morte, il 17 novembre 2019 Q.M.P.»
Il Vescovo ha presieduto la concelebrazione della Messa, sottolineando nell’omelia la grande statura morale del nostro festeggiato, sentendoci incoraggiati a seguirne le orme. Vogliamo sperare che la celebrazione di questo 250° anniversario della nascita di Mons. Salvetti lasci un segno nella nostra popolazione e una memoria viva nella nostra gioventù.