Secondo appuntamento con le meditazioni attraverso l'arte del vescovo Giovanni

“Pellegrini di speranza attraverso la bellezza dell’arte”

La Redazione

Secondo appuntamento con le meditazioni proposte dal vescovo Giovanni in questo tempo di Quaresima dell’Anno santo 2025, alla scoperta della bellezza delle opere d’arte della nostra diocesi.
Dopo la riflessione tenuta lo scorso 8 marzo sul significato delle iconografie presenti in Cattedrale, è adesso in programma per DOMENICA 30 MARZO alle ORE 15 una “Meditazione sulla passione di Gesù” che monsignor Paccosi terrà nel SANTUARIO del SS. CROCIFISSO a San Miniato.
La chiesa del Ss. Crocifisso venne realizzata all’inizio Settecento per custodire l’antica e miracolosa immagine del Crocifisso di Castelvecchio. Al suo interno, il pittore Antonio Domenico Bamberini realizzò, su indicazione del vescovo Poggi, un ricco ciclo di affreschi che, partendo dalle storie dell’Antico Testamento, guida il fedele alla conoscenza della storia della salvezza culminante nella Passione, morte e Risurrezione di Cristo, con l’antico Crocifisso miracoloso di Castelvecchio, sull’altare centrale, a fare da fulcro a tutto l’edificio.
L’Anno Santo è un momento di rinnovamento spirituale, un’occasione per “fare il tagliando” alla propria vita interiore, liberandosi dei pesi inutili. Gli antichi pellegrini, consapevoli della precarietà del viaggio che li attendeva, facevano testamento prima di partire, sapendo che ogni legame terreno poteva essere un ostacolo. Nel loro cammino trovavano poi sostegno e conforto nella bellezza delle chiese e delle opere d’arte che incontravano.
Una prospettiva che richiama alla mente l’intuizione folgorante del poeta Mario Luzi (1914-2005) che, in una specie di brevissimo testamento composto negli ultimi anni di vita, scrisse: «Vorrei arrivare al varco con pochi, essenziali bagagli, / liberato dai molti inutili, / di cui l’epoca tragica e fatua / ci ha sovraccaricato… / E vorrei passare questa soglia / sostenuto da poche, / sostanziali acquisizioni / e dalle immagini irrevocabili per intensità e bellezza / che sono rimaste / come retaggio».
Ciascuno di noi, anche se quotidianamente esposto alla tempesta di immagini provenienti dalla tv e dai social, conserva certamente dentro di sé alcune «immagini irrevocabili»… una Madonna, un Cristo, un santo. L’invito della Chiesa di San Miniato, allora, è proprio quello di andare a riscoprire con occhi nuovi questo patrimonio di bellezza che ci appartiene, e attraverso il quale i nostri avi ci hanno tramandato la loro fede, per illuminare anche il nostro cammino.