Riflessioni

«Il valore di un uomo»

dichiarazione dell’Uneba-Pisa sulla legge toscana per il suicidio assistito

Non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo tacere la nostra profonda contrarietà alla recente legge toscana in materia di eutanasia. Non si tratta soltanto di un rilievo meramente formale legato alla competenza del legislatore nazionale piuttosto che regionale sulla materia. Non si tratta soltanto e neppure del rilievo legato al possibile “stravolgimento della mission del Servizio sanitario”, a partire dal Giuramento di Ippocrate che afferma “Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale”.

Stiamo attenti, non si tratta neppure di cercare di ridurre giustamente la sofferenza ed evitare l’accanimento terapeutico, perché tutti siamo comunque contrari all’accanimento terapeutico ed alla inutile sofferenza per la quale vi è già l’importante percorso di cure palliative.

In questo caso siamo su un altro piano! Si tratta di una riflessione che scava più in profondità e pone l’interrogativo: “Cos’è l’uomo”, “Quanto vale la sua vita?”. Si, alla fine si tratta di una differenza fondamentale tra due visioni antropologiche differenti, profondamente differenti. Da una parte coloro che ritengono che la vita umana abbia un valore “in funzione” di quanto produce, di quanto è bella, di quanto è forte, di quanto vale “esser vissuta”, di quanto non sia di disturbo o di “peso” a nessuno! Dall’altro una visione antropologia che riconosce la “vita umana” come valore ontologico ed assoluto in sé che nessuno si può permettere di interrompere e fermare.

Cosi la vita del ricco e forte ha un valore identico a quella del povero e debole, del giovane come dell’anziano, dell’ultimo dei bambini poveri dell’Africa come quella del Re d’Inghilterra! Anzi, in questa prospettiva la vita della persona più fragile, anziana e debole, proprio in quanto valore assoluto, deve essere adeguatamente accolta sostenuta, supportata, aiutata perché ha un valore inestimabile come qualsiasi altra vita umana. In questa prospettiva si tratta di aiutare l’uomo a scoprire il valore inestimabile di ogni vita umana! Consentiteci di dire che noi siamo decisamente assertori di questa seconda visione antropologica…anche perché, quando si arriverà a decidere e ad interrompere la ’vita dell’uomo’, si sa quando si inizia e non si sa dove si finisce…e un errore in questo campo è un errore sulla vita di un uomo: il bene più inestimabile di questo mondo, più di tutte le ricchezze ed i tesori della terra! Noi siamo per la Vita e non per la morte!