Riproduciamo di seguito la prefazione del vescovo Giovanni al libro «La Comunità e la Diocesi di San Miniato. Quattrocento anni di storia», che raccoglie i contributi di diversi studiosi riguardo alla vicenda plurisecolare della nostra Chiesa locale. Il volume, che esce come supplemento al n. 90 del Bollettino degli Euteleti, è stato presentato il 20 febbraio nella Biblioteca Antica del Seminario.
«Questo volume che l’Accademia degli Euteleti ha voluto dedicare al quarto centenario della Diocesi di San Miniato mi sembra costituisca per la nostra Chiesa diocesana e per la nostra società civile un contributo fondamentale. Ritengo che non si potrà, da ora in poi, prescindere da una sua lettura attenta, se si vuol comprendere non solo come e perché quattrocento anni fa, il 5 dicembre 1622, il Papa Gregorio XV eresse la Diocesi di San Miniato, ma anche come nel tempo essa si è costituita e sviluppata come comunità diocesana, ricca di caratteristiche proprie e originali.
Nella “omogeneizzazione” inevitabile del tempo presente, in cui l’invadenza dei mezzi di comunicazione tende a annebbiare le particolarità e, cosa più pericolosa, sbiadire la coscienza del passato, questo volume permette scorgere tanti aspetti importanti.
Ne sottolineo solo alcuni: la Diocesi nata all’inizio del XVII secolo, si connota da subito per la concretezza nell’applicazione del Concilio di Trento, che introdusse nella Chiesa una vera Riforma cattolica, tesa a far riaffiorare l’autenticità del cristianesimo. Non è un caso – come notato nelle pagine di questo volume che nella Bolla di Fondazione il Papa citi le origini Sanminiatesi di San Carlo Borromeo, grande realizzatore della riforma cattolica, sorvolando sui patroni e sui riferimenti più antichi. Una diocesi che fin dall’inizio ha respirato il desiderio di rendere più limpida la propria fede. Un altro aspetto mi sembra l’attenzione data in questo volume all’espressività artistica, che dalla sua fondazione ha caratterizzato la nostra diocesi, e che costituisce un altro apporto che apre innumerevoli prospettive da conoscere e approfondire.
Anche negli ultimi decenni la dinamicità della diocesi è grande. Dell’esperienza particolare del cristianesimo sanminiatese è frutto di spessore universale la figura di don Divo Barsotti, a cui è dedicato un articolo, come esempio tra molte altre figure di preti e di laici su cui si è scritto e ci sarebbe da scrivere.
Ma rileggere in queste pagine la nostra storia ci consegna a tutta la nostra Chiesa una grande responsabilità: come rendere visibile, nella società attuale, quella bellezza di esperienza di fede, di costruzione del bene per tutti, questa fede fonte di cultura e di opere, che questi quattro secoli – insieme a limiti e cadute– ci consegnano? Oggi più che la bellezza artistica o il prestigio sociale, è la testimonianza di cristiani che dall’incontro con Cristo risorto attingono una speranza certa e si mettono al servizio degli altri con gioia, che può far scoprire la vitalità della nostra Chiesa. Questo volume, offrendoci tante preziose riflessioni sul nostro cammino di quattro secoli ci rende ancor più consapevoli della sfida: che tra cento anni si possa dire che il tempo che è passato ha reso più visibile a tutti Colui per cui tutto questo è nato e cresciuto, Gesù Cristo, fonte inesauribile di nuova umanità».
+ Giovanni Paccosi
Vescovo di San Miniato