Cenaia e Crespina – Approfondimento
LA FORMAZIONE CRISTIANA
LA RIFLESSIONE CHE I CATECHISTI HANNO SOTTOPOSTO AL VESCOVO
IL CONTESTO IN CUI CI SI MUOVE
Prima di affrontare la questione della formazione è necessario accennare alla popolazione delle due parrocchie. Gli abitanti del comune di Crespina sono poche migliaia e questo, come si capisce, determina molte delle scelte fatte in parrocchia, ma la caratteristica principale è quella di un paese in crescita e dal forte sviluppo urbanistico. Questo porta ad una popolazione fatta di molte nuove famiglie giovani che a dispetto delle origini rurali dei due paesi danno alla popolazione caratteristiche estremamente moderne. Ci si riferisce alla progressiva scristianizzazione, particolarmente visibile nei giovani genitori, e alla questione educativa, che a volte saremmo tentati di definire ‘diseducativa’, quest’ultima caratteristica è favorita, forse, anche dall’alto reddito che caratterizza molte delle famiglie del Comune.
Da quanto finora detto deriva che:
-il numero di persone attive ed interessate ad un’ulteriore formazione all’interno della parrocchia è piuttosto limitato;
-il numero dei ragazzi che richiedono il catechismo è piuttosto alto e va crescendo (classi elementari di 20-30 iscritti e medie di 15-20 ragazzi);
-quando arrivano a catechismo i ragazzi sono assolutamente impreparati e dobbiamo quasi sempre ringraziare i nonni per quel ragazzo su dieci che sa farsi il Segno della Croce e sa il Padre Nostro e l’Ave Maria;
-i ragazzi sono molto vivaci, ma tendenzialmente poco motivati, difficilmente accompagnati dalla famiglia nel cammino dell’iniziazione cristiana, di solito partecipano alla S. Messa solo se accompagnati dai genitori e quindi molto difficilmente.
I FORMATORI
Nelle due parrocchie è presente un gruppo di catechisti adulti ben amalgamato coadiuvato da diversi ragazzi di 16-18 anni. Già da diversi anni i catechisti delle due parrocchie lavorano all’unisono nelle animazioni e nelle programmazioni.
I catechisti sono stati chiamati dal parroco in base alle necessità e scelti in base alla disponibilità e volontà a ricoprire la mansione. È da tutti ricevuto e vissuto come un dono, ma spesso anche come un pesante dono. Nessun catechista ha partecipato a cammini formativi specifici e la formazione è in gran parte proveniente dalla buona volontà di ognuno e dalla catechesi agli adulti.
Il linguaggio comunicativo è tradizionale coadiuvato dai libri di teso CEI, dai quaderni attivi ed altri fascicoli presenti in parrocchia e nelle librerie specializzate. A tal proposito si è manifestata la necessità di nuovo e più moderno materiale (films, riviste e quant’altro).
I catechisti sono assiduamente seguiti personalmente dal parroco per discutere dell’andamento delle classi e dei programmi svolti e da svolgere. Ciò nonostante si sente la necessità che il parroco saltuariamente (ogni 1 o 2 mesi) partecipi alle lezioni con i ragazzi.
Spesso e volentieri a catechismo si sono vissute le conseguenze di una scuola statale attivamente atea, tesa all’integrazione con altre religioni e culture.
I PERCORSI FORMATIVI
INIZIAZIONE CRISTIANA
Attualmente la formazione è in vista dei sacramenti.
La preparazione al battesimo è svolta dal parroco o dal diacono.
L’iniziazione cristiana ai bambini comincia a 6 anni ( I elem.) con un progetto di formazione diretto ai genitori. L’anno successivo iniziano gli incontri per i bambini con cadenza quindicinale, poi settimanale avvicinandosi a 9 anni ( IV elem.), età del Sacramento dell’Eucarestia. La seconda tappa inizia a 10 anni ( V elem.) per terminare a 15 ( I Sup.) con la Cresima.
Attualmente il percorso dell’iniziazione sfocia nel coro giovanile, nel gruppo dopo-Cresima e nel gruppo teatrale dei ‘PezziPazzi’. Le nostre parrocchie sono piuttosto ignoranti nelle attività svolte dall’Azione Cattolica giovani, mentre partecipa agli incontri vicariali di pastorale giovanile.
CAMMINO FORMATIVO NELL’ETA’ ADULTA
La formazione degli adulti nelle nostre parrocchie è fortemente influenzata dai piccoli numeri, ossia gli adulti interessati sono spesso già occupati con altre mansioni parrocchiali o di volontariato. Di conseguenza abbiamo scelto di svolgere gli incontri sul tema proposto dalla diocesi (l’anno passato l’Apocalisse, quest’anno il Vangelo di Luca) con più finalità. Vengono seguiti dai catechisti come formazione, dagli adulti come catechesi.
In conclusione le parrocchie di Cenaia e Crespina sono composte da quella stessa società che compone il resto della diocesi, con le stesse problematiche e gli stessi lati positivi. Ci sono un buon numero di persone di buona volontà. Persone semplici, ma con buoni intenti, una grande famiglia che cresce in numero, attività, speranze, problemi e perché no, Amore.
Se si permette una piccola nota all’autore, non sappiamo che esito avrà questa visita pastorale, di sicuro ha dato molto lavoro, ma altrettanto sicuramente ci ha costretti a parlare di tematiche così importanti ed a guardarci allo specchio e questo è già un gran bel risultato.