Si svolgerà dal 9 al 30 marzo l’annuale rassegna dei cori parrocchiali della Diocesi, giunta alla sua 28a edizione. Il tema di quest’anno è «I canti in forma responsoriale», ovvero i canti alternati tra il solista e l’assemblea (o il coro), una delle prime formule di canto liturgico nella Chiesa. Nella Messa attuale la forma responsoriale più nota è quella del salmo, che per lo più viene letto, ma che sarebbe lodevole cantare sempre. In senso più ampio, i canti in forma responsoriale sono quelli che si svolgono alternativamente tra il solista (o il coro), che canta le strofe, e i fedeli, che cantano il ritornello.
Papa Francesco ha recente dichiarato: «Siate animatori del canto di tutta l’assemblea e non sostituitevi ad essa, privando il popolo di Dio di cantare con voi e di dare testimonianza di una preghiera ecclesiale e comunitaria. […] A volte mi rattristo quando in alcune cerimonie si canta tanto bene, ma la gente non può cantare […]. La musica, dunque, sia strumento di unità, per rendere efficace il Vangelo nel mondo di oggi attraverso la bellezza, che ancora affascina e rende possibile credere affidandosi all’amore del Padre» (Discorso di Papa Francesco ai partecipanti al III Incontro Internazionale delle Corali in Vaticano, 24.11.2018).
I canti in forma responsoriale rendono possibile una partecipazione più ampia dell’assemblea al canto liturgico, come ha detto il Papa. E poiché il canto liturgico ben curato rinforza la preghiera, ne risulta favorita la preghiera di tutti.