Sabato 9 febbraio a Palazzo Grifoni a San Miniato si apre la mostra sull’artista sanminiatese Giuseppe Fontanelli, più conosciuto come Bissietta. Una lunga assenza la sua dagli appuntamenti espositivi di San Miniato. Una assenza di oltre quaranta anni che viene adesso colmata dalla mostra voluta dal sindaco e dall’Amministrazione Comunale e affidata alla cura del pittore Luca Macchi. Titolo della mostra “Bissietta, Giuseppe Fontanelli, la vita e l’arte, il ritorno a San Miniato”, allestita nelle Palazzo Grifoni dal 9 febbraio al 17 marzo 2019. La mostra è corredata da un catalogo con testi di Macchi e una preziosa prefazione del critico d’arte Nicola Micieli.
Una mostra che ne ricostruisce il percorso artistico attraverso quarantacinque opere provenienti dalla famiglia e da collezioni di Reggio Emilia, Milano e San Miniato oltre che da importanti Istituzioni come il Dramma Popolare e la Ven. Arciconfraternita di Misericordia di San Miniato.
Giuseppe Fontanelli nasce a San Miniato nel 1910 da Eugenio Fontanelli e Assunta Rossi. Inizia gli studi presso il Seminario Vescovile di San Miniato, si iscrive poi all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze. Completa la sua formazione artistica all’Accademia di Brera a Milano. Nel 1933 a Milano sposa Giuletta Padovani. Nel 1937 nasce la figlia Magda. A Milano lavora come disegnatore di fumetti per il Cartoccino dei Piccoli, per Robinson, per Audace e anche per editori francesi. Per il giornale per ragazzi “Jumbo” inventa il personaggio di Nottolino. Il cartoccino dei piccoli era un giornalino per bambini in età prescolare pubblicato dalla casa editrice Cartoccino, specializzata per piccoli lettori. Nata come rivista quindicinale si avvalse dell’apporto di prestigiosi collaboratori tra i quali Elsa Morante e Trilussa. Giuseppe Fontanelli allestisce la sua prima mostra personale a Milano nel 1935 e nello stesso anno entra a far parte della Famiglia Artistica Milanese. Partecipa ai Premi Bergamo e Cremona che gli valgono apprezzamenti. All’entrata in guerra dell’Italia Giuseppe Fontanelli, presta servizio nell’esercito come Ufficiale e viene inviato in Africa dallo Stato Maggiore con l’incarico di corrispondente di guerra. Partecipa alla XXIII Biennale di Venezia del 1942 con l’opera “Osservatorio avanzato a Tobruk” che viene premiato. Pubblica con l’editore Gastaldi Fiori di Ghibli (1944) e “Orme” (1946). Nel 1948 realizza i costumi del secondo spettacolo dell’Istituto del Dramma Popolare, “Assassinio nella cattedrale” di Thomas S. Eliot allestito nella monumentale chiesa di San Francesco per la regia di Giorgio Strehler e tiene conferenze presso l’Accademia degli Euteleti di San Miniato. Tra il 1946 e il 1949 alterna la sua attività tra San Miniato e Podenzano. Tiene mostre in Italia, Svizzera, Austria e Belgio. Nel 1949 parte per l’Australia. Nei venti anni trascorsi in Australia Bissietta fu direttore Scuola d’Arte Italiana, insegnante di Figura e composizione alla “National Art School” di Sidney. Nel 1954 a Sidney apre una propria Galleria “Bissietta Art Gallery” ed è Direttore Artistico della Summer School” all’Università di Adelaide. Continua a dipingere tenendo nel continente Australiano dieci mostre personali. Nel 1965 gli viene assegnato l’ambito Primo Premio “Young Festival”. Bissietta in Australia è anche regista di un film dal titolo “Villa Etruria” girato con la collaborazione dei suoi studenti. Nel 1970, al suo rientro in Italia insegna Storia dell’Arte all’Università Italiana per Stranieri di Perugia, coordina i corsi internazionali estivi dell’Accademia di Belle Arti di Perugia e nel 1970-72 i corsi di Storia dell’Arte dell’American Institute for Foreign Study (Greenwich, CT). Il suo ritorno a San Miniato coincide la fase pittorica forse più caratterizzante della sua produzione, caratterizzata da una scomposizione che potremo definire geometricoluminosa. Dal 1974 al 1977 ricopre la carica di Presidente della Arciconfraternita di Misericordia di San Miniato. Giuseppe Fontanelli muore l’11 dicembre 1977 a Sant’Ilario d’Enza in seguito ad una malattia. Riposa con la moglie nel cimitero di San Miniato.
L’esposizione inizia con opere degli anni Trenta, cioè degli albori della sua attività pittorica eseguiti a San Miniato, Reggio Emilia, Milano per proseguire con alcuni acquarelli dai vari fronti come inviato di guerra in Africa, in Egitto e Libia dove fu ferito. Prosegue poi con i lavori dell’immediato dopoguerra con i bozzetti dei costumi per Assassinio nella cattedrale di Eliot per la regia di Strehler nel 1948. Dal 1949 inizia il periodo australiano che attraverso varie opere da lui stesso chiamate aborigenosurreali ci porta al 1970 anno del suo rientro in Italia. Dal 1970 al 1977 si svolge l’ultimo periodo della sua creatività. Il ritorno a San Miniato gli ispira una pittura dove attua una “scomposizione luminosa”.