Sarà presentato sabato 2 febbraio nella Chiesa parrocchiale di Torre il quaderno numero V della sezione Valdarno dell’«Istituto Storico Lucchese». Quasi cento pagine interamente dedicate alla chiesa della frazione fucecchiese per celebrare con una pubblicazione storica la ricorrenza dei mille anni del borgo, avvenuta lo scorso anno, e che trovano una conclusione naturale nel volume che si presenta. Il libro è stato finanziato dalla Fondazione Montanelli Bassi e vede il contributo di svariati autori: Andrea Vanni Desideri, Alessandro Costantini, Alberto Malvolti, Alexander Di Bartolo, Lucia Papini.
Nei saggi, che verranno presentanti dalla professoressa Isabella Gagliardi, medievista dell’Università di Firenze, sono state ricostruite le vicende di alcune «emergenze storiche» che consentono di meglio comprendere l’evoluzione di questo luogo nelle Cerbaie. Dalla preistoria all’epoca romana, dalla storia civile a quella parrocchiale, il lettore potrà veramente ripercorrere i mille anni dalla prima attestazione toponomastica della Villa Sancti Gregori nella pergamena del 1018 che Alberto Malvolti analizza nel suo saggio. In realtà, come gli articoli del volume dimostrano, queste colline sono state abitate ben prima della citazione in un documento ecclesiastico del medioevo, e le testimonianze paleontologiche ed archeologiche sono segni inequivocabili della presenza dell’uomo nelle colline che si affacciano sul padule. Intorno alla parrocchia della diocesi di San Miniato ruotava la vita degli abitanti: dal battesimo alla morte, l’analisi dell’archivio parrocchiale si è rivelata ancora una volta fonte insostituibile per ricostruire la vita del luogo.
Tra le carte parrocchiali una piccola curiosità: la presenza delle prediche manoscritte del sacerdote Spadoni, che si era formato nel collegio dei domenicani di Firenze, poco prima dell’arrivo dietro la cattedra del beato Pio Alberto Del Corona. Si tratta di un caso raro di conservazione di documenti con un grande valore pastorale che consentono di comprendere qualcosa in più sul tema della fede popolare nella Diocesi dell’Ottocento.