Un faro che illumina, il Vangelo della famiglia per la gioia della nostra terra»: è stato questo il titolo di un importante evento, la Festa diocesana della famiglia svoltasi domenica 30 settembre presso il santuario di San Romano. A fare gli onori di casa padre Valentino Ghiglia che ha, insieme agli organizzatori David e Daniela ha ospitato la manifestazione.
La vocazione al Matrimonio; la chiamata a vivere la fecondità, anche quella adottiva; la possibilità di vivere la famiglia accanto ad un figlio «speciale»; stare accanto ai figli nello scoprire una vocazione, anche sacerdotale o religiosa… Questi sono stati i motivi della condivisione che si è aperta in mattinata tra le famiglie che sono intervenute e quelle che hanno partecipato.
Nel pomeriggio, l’intrattenimento scherzoso con la scuola di circo «Chez-Nous le Cirque» ha fatto divertire in modo sano i bambini. I clown, tramite la loro presenza, hanno reso protagonista la famiglia cristiana anche nel gioco.
«Chi può illuminare il cammino della famiglia oggi? Lo può fare senza ombra di dubbio lo spirito di Dio». È stato questo il contributo di S.E. mons. Andrea Migliavacca nella solenne concelebrazione dedicata a questa festa. «Lo Spirito di Dio è uno spirito libero, che va al di la degli schemi umani, degli schemi ecclesiali… Si muove dove e come vuole il Signore». Emerge allora una situazione: «Talvolta lo Spirito di Dio parla di un’esperienza, di una condizione di chi nella famiglia è più piccolo e magari più lontano». Ma lo spirito è libero. A questo proposito ci viene incontro l’esortazione apostolica<+corsivob> Amoris laetitia<+tondob> di Papa Francesco, una voce «sulla bellezza, sul dono, sull’annuncio che è la famiglia oggi». Il perdono, l’ascolto, il rispetto reciproco appartiene ad una famiglia che ha bisogno reale dello Spirito di Dio per gioire, per affrontare le difficoltà, per imparare a perdonarsi e a vivere il Vangelo.
Il Vescovo ha parlato, poi, dell’educare, dell’importanza di accompagnare i più piccoli. Si tratta dell’arte di far fare ai più piccoli l’esperienza di un «tesoro prezioso» che sta nella bellezza di un incontro con un amico speciale un amico che fa parte della stessa famiglia: Gesù Cristo.