La parrocchia di Marcignana ha celebrato domenica scorsa l’arrivo di don Marco Casalini come suo nuovo parroco. La Messa d’ingresso, presieduta dal vescovo Giovanni, ha testimoniato la ricchezza spirituale e comunitaria del centro alle porte di Empoli.
Sarà ricordata a lungo la giornata di domenica 10 novembre dalla comunità di Marcignana, che ha accolto il nuovo parroco don Marco Casalini, originario di Roffia nel comune di San Miniato, con una celebrazione carica di grande calore umano e di profondo significato di spirituale. Don Marco prende il posto di don Josè Luis Solari, trasferitosi lo scorso 3 novembre alla parrocchia di La Rotta dopo sette anni di servizio; un avvicendamento che segna un nuovo capitolo nel cammino di questa comunità.
UN BENVENUTO DI PROFONDO SENSO COMUNITARIO
Alle 11:15 in punto, nel piazzale antistante l’antica chiesa di San Pietro apostolo, il sindaco di Empoli, Alessio Mantellassi, accompagnato dal vicesindaco Nedo Mennuti- originario proprio di Marcignana -, ha dato il benvenuto ufficiale a don Casalini. Davanti a numerosi fedeli, Mantellassi ha parlato dell’importanza che ha la parrocchia nel tessuto sociale di una piccola frazione: «Una parrocchia che si stringe attorno al suo parroco è una comunità che costruisce relazioni sane, un antidoto alla solitudine che spesso disgrega le nostre comunità», ha detto, ribadendo il valore degli spazi condivisi e delle relazioni che si creano all’interno di una comunità parrocchiale. Mantellassi ha poi aggiunto come Marcignana, grazie a una virtuosa collaborazione attiva da anni tra la parrocchia e realtà come il circolo Mcl e la Casa del popolo, sia divenuta un esempio di vivacità sociale e partecipazione civica. In questo contesto, il sindaco ha augurato infine a don Marco di trovare nel paese un terreno fertile per «creare un cammino insieme», invitando anche la comunità a continuare a coltivare quel senso di aggregazione che ne ha rappresentato fin qui la forza.
LA MESSA SOLENNE E L’OMELIA DEL VESCOVO
È seguita a ruota la celebrazione della Messa solenne, presieduta dal vescovo Giovanni e concelebrata dal vicario generale don Roberto Pacini e dal parroco delle vicine Isola e Roffia, padre Albino De Giobbi, che negli anni è stato testimone del cammino spirituale di don Marco. La chiesa era gremita come non si vedeva dai tempi precedenti alla pandemia, a testimonianza della consapevolezza comunitaria sulla rilevanza del momento. Nell’omelia monsignor Paccosi dato voce all’importanza della missione a cui don Marco si accinge: «Questa comunità è il dono che oggi il Signore fa a te, Don Marco», ha detto, sottolineando poi come anche il nuovo parroco sia un dono per la stessa comunità, un dono che aiuta a rafforzare la fedeltà e l’amore di Dio, «che fa accadere le cose per farci vedere quanto è grande il suo amore. […] Questo è l’inizio di un nuovo cammino. Bisogna essere pieni di speranza di attesa e anche però di decisione, di volontà di collaborare, di mettere tutto noi stessi al servizio di questa storia che il Signore vorrà fare con la vostra comunità. Io sono sicuro che quando tornerò troverò un cammino in atto, una comunità che cresce, anche perché so che siete una comunità viva, che ha tante iniziative e voglia di stare insieme, che ha tanta voglia di non arrendersi all’anonimato e alla divisione cui spesso la nostra società ci inviterebbe». Il vescovo ha poi incoraggiato i fedeli a vivere questa nuova fase con speranza, mettendosi al servizio del cammino di fede, ricordando che «i rapporti veri sono quelli faccia a faccia, spalla a spalla, quelli che si costruiscono per il bene di tutti». Mons. Paccosi ha quindi esortato a tenere come faro la speranza e la fede nel Signore, «che è la nostra sicurezza», affidandosi alla Madonna e a Gesù come guide: «Nel Signore troviamo sempre le ragioni per dare noi stessi senza calcolo», ha concluso, incitando a contribuire al bene comune.
IL SALUTO DELLA COMUNITÀ E L’IMPEGNO DI DON MARCO
All’inizio della celebrazione, una parrocchiana aveva offerto a nome della comunità un quadro della vita parrocchiale e delle attività sociali che caratterizzano Marcignana, esprimendo l’auspicio che il nuovo parroco saprà attrarre e guidare i giovani e i bambini, «speranza per un mondo migliore», nella loro crescita spirituale. Don Marco, al suo primo incarico come parroco, ha parlato in chiusura, ringraziando con parole semplici ma sentite i marcignanesi per l’accoglienza ricevuta: «Cercherò di fare del mio meglio, di essere con voi», ha detto, spiegando come il suo desiderio sia quello di mettere al centro del suo impegno pastorale l’amore per il Signore, confidando nell’aiuto di tutta la comunità: «Mi chiedo cosa faremo insieme… cercherò di indicarvi il Signore, non aspettatevi tanto altro, perché un prete io credo che debba fare questo», ha confidato, per poi ricordare il suo impegno come insegnante presso l’Istituto Cattaneo di San Miniato, che lo terrà occupato ogni mattina, assicurando però che sarà sempre presente e disponibile per la sua comunità e i suoi parrocchiani. «Vi chiedo di accompagnarmi nella preghiera, perché anche se sono prete da quasi tredici anni è la mia prima esperienza come parroco… sarà un cammino che non faccio io, ma che faremo insieme», ha concluso.
Ph: Fotovideoelite Bassa