L’incontro di apertura dell’anno catechistico, tenutosi domenica 22 settembre a San Miniato, è stato un momento di proficua condivisione, riflessione e preghiera.
Oltre 150 catechisti, provenienti da tutta la diocesi, hanno partecipato all’evento, che si è svolto in due momenti: la prima parte si è tenuta nel santuario del SS. Crocifisso, dove i membri dell’Ufficio catechistico diocesano hanno illustrato il percorso svolto durante l’anno e delineato alcune prospettive per il futuro della catechesi. Paola Gennai ha aperto la serie di interventi, parlando degli incontri di ascolto e conoscenza che si sono tenuti durante l’anno nelle parrocchie con gli operatori della catechesi. Questi incontri hanno permesso di far emergere una serie di buone pratiche portate avanti dalle nostre parrocchie che sono state raccontate nella relazione successiva da Catia Piatelli.
È stata poi la volta di Roberta Solano, che ha sintetizzato le linee guida contenute nella lettera inviata dal vescovo il 23 luglio scorso ai parroci sui modi e l’età per accedere ai sacramenti. L’obiettivo, ha spiegato, è quello di costruire una catechesi che sia più esperienziale e meno scolastica, pur mantenendo come base l’itinerario catechetico elaborato dalla CEI quaranta anni fa. L’inizio del percorso catechistico è previsto dalla seconda elementare, con un primo anno dedicato alla scoperta della Chiesa e della preghiera, mentre il sacramento della Cresima si dovrà ricevere alla fine della seconda o all’inizio della terza media. Solano ha sottolineato inoltre che i sacramenti non devono essere considerati come “obiettivi finali” dell’anno catechistico, e – sempre richiamando il vescovo – ha specificato che la prima Confessione deve essere celebrata nello stesso anno della prima Comunione, come sua preparazione immediata.
Il direttore dell’Ufficio catechistico, don Udoji Onyekweli, è intervenuto a seguire parlando dell’incontro tra catechisti e operatori della Caritas svoltosi a Prataccio alla fine di agosto, che ha rappresentato un’occasione di dialogo tra diversi ambiti della pastorale diocesana. L’incontro ha posto le basi per una maggiore collaborazione tra le parrocchie e tra i vari uffici pastorali, come la pastorale giovanile e familiare. Don Udoji ha insistito sull’importanza di questa cooperazione, invitando i catechisti a non isolarsi nelle proprie parrocchie, a formarsi e a far vivere insieme ai ragazzi esperienze concrete attraverso, ad esempio, le attività di Caritas.
Infine, Luca Poggi ha presentato il nuovo sito dell’Ufficio catechistico diocesano, già online, che si arricchirà progressivamente di contenuti utili alla pastorale: laboratoriocatechesi.diocesisanminiato.it
La seconda parte dell’incontro si è svolta nella cattedrale, dove il vescovo Giovanni, ha presieduto la celebrazione della Messa e conferito il mandato ai catechisti. Nel suo intervento, monsignor Paccosi, ha espresso gratitudine per il servizio da essi svolto nelle parrocchie e ha ricordato due eventi centrali per l’anno pastorale: l’Assemblea del Sinodo e l’inizio del Giubileo. Ha sottolineato poi l’importanza di mettere il proprio tempo e la propria disponibilità al servizio del Signore, affinché diventino strumenti di comunicazione della misericordia divina.
Al termine della celebrazione il vescovo ha proposto un esempio di catechesi attraverso l’arte, spiegando il significato del bassorilievo dell’Annunciazione di Giroldo da Como, recentemente collocato in cattedrale, sottolineando l’importanza che aveva tra Duecento e Trecento il raffigurare l’Annunciazione di Maria come richiamo alla realtà dell’Incarnazione. Con questo esempio il vescovo ha mostrato come l’arte può diventare un potente strumento per approfondire la nostra fede e trasmetterla alle nostre comunità.
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