Questo numero del settimanale diocesano, l’ultimo prima della tradizionale pausa estiva, è particolare e per noi molto speciale, essendo dedicato quasi per intero agli oratori estivi, ai grest e ai campi scuola che le parrocchie, le associazioni e i movimenti della nostra diocesi hanno proposto alle famiglie tra i mesi di giugno e luglio, con l’intento di offrire a bambini e ragazzi un’estate ricca di esperienze di crescita.
L’impegno nell’organizzarli da parte di operatori, educatori e parroci è stato, come ogni anno, incalcolabile. Un dato che testimonia una volta di più – se ce ne fosse bisogno – la vivacità delle nostre realtà ecclesiali nell’allestire proposte di senso. Lo stesso vescovo Giovanni ha più volte richiamato all’importanza di queste iniziative, invitando le famiglie a prenderle in seria considerazione, trattandosi davvero di esperienze che hanno- come poche – la forza di lasciare un segno più che duraturo nella vita di un ragazzo o di un giovane uomo; contesti in cui pedagogia, gioco, divertimento, amicizia, lealtà e rispetto delle regole incrociano l’opportunità di crescere nella fede e nella comunione. Parteciparvi non è dunque uno sterile passatempo estivo, ma connota un «curriculum vitae» che arricchisce profondamente l’esistenza dei nostri giovani.
L’offerta anche quest’anno è stata ampia e molteplice: si è andati dagli oratori parrocchiali, ai campi dell’Azione Cattolica a Gavinana o del Movimento Shalom a Fivizzano, dai campeggi in Garfagnana, alle settimane residenziali a Prataccio. Anche le attività messe in campo sono state tante e disparate… ogni anno su questo specifico punto si esercita davvero l’inesauribile fantasia degli operatori… solo per ricordarne qualcuna: scuola di karate, tiro con l’arco, pittura creativa, musica e talent, ecc. E da questo punto di vista non finiremmo mai di tessere le lodi dei volontari, per lo più adolescenti o giovani adulti, chiamati a un ruolo di responsabilità che è per essi stessi banco di maturazione. In queste settimane li abbiamo visti animare con entusiasmo le attività, mettendo a disposizione dei ragazzi competenze e passione. La loro dedizione è un esempio concreto di servizio e di impegno nella trasmissione della fede, un prezioso contributo alla formazione dei giovani e alla costruzione di una comunità più unita e solidale
In conclusione un ringraziamento grande va anche al nostro vescovo Giovanni, la cui estate da un certo momento in poi è stata connotata da visite quasi quotidiane (talvolta anche due al giorno) a questi grest e a questi campi. Una ricerca dei giovani appassionata, inesausta, che non ha segnato il passo nemmeno nelle ultime giornate di luglio, torride di un sole che non perdonava.
Le parole finali di gratitudine sono poi per tutti i ragazzi che hanno partecipato e creduto in questi campi: siete l’allegra speranza delle nostre comunità… e questo numero del giornale è soprattutto vostro!