Oggi, 31 maggio, sette persone impiegate da molti anni (alcune più di 20), attraverso cooperative di servizi nelle biblioteche e negli archivi comunali di San Miniato, perdono il lavoro.
Nei decenni erano cambiate le cooperative che avevano vinto l’appalto comunale, ma queste persone erano sempre state assunte di nuovo. L’appalto oggi finisce per scelte dell’amministrazione comunale, ma dopo tanti anni di servizio fa male vedere come né la politica, né il sindacato sono riusciti a salvaguardare la professionalità di queste persone, in maggioranza donne, e che oggi devono “rimettersi sul mercato” da sole, come se fossero colpevoli di qualcosa.
Per esse è difficile non vedere una connessione con la denuncia della situazione insostenibile di sicurezza dell’ambiente di lavoro, resa pubblica qualche mese fa. Il tema della sicurezza sul lavoro non è un tema peregrino, in questi tempi difficili e in effetti non avrebbero potuto tacere.
Senza entrare nel merito, chiediamo di non lasciar sole queste lavoratrici e lavoratori, e di cercare tutte le strade perché, se non lunedì 3 giugno, ma almeno quanto prima, possano trovare, nel nostro territorio, un impiego adeguato alle loro competenze culturali.
La diocesi assicura la sua vicinanza alle famiglie di queste persone e auspica che chi ha responsabilità in questa vicenda, non si senta tranquillo finché non si trovi una soluzione.