Riflessioni

Acqua bene comune e dono di Dio

di Leopoldo Campinoti

Promosso dalla Associazione “Laudato Si”, dalla Caritas Diocesana, dalla Tavola della Pace e da Pax Christi, nel contesto del ciclo definito “la chiesa di fuori”, venerdì 24 novembre presso il circolo della Associazione Ricreativa a la Borra, si è tenuto un nuovo incontro sul tema dell’acqua, in particolar modo dedicato al tema della “privatizzazione” dell’acqua potabile.

L’incontro, dopo il benvenuto del presidente del circolo Ciampalini, ha preso subito la direzione maestra con l’introduzione di Claudio Guidi della Laudato Sì, che prendendo spunto dalla Giornata Mondiale dei Poveri, ha sottolineato come l ‘acqua non può essere trattata come mero elemento di commercio, richiamando i dettami della Dottrina Sociale della Chiesa. Don Armando ha ricordato a tutti che gli interventi di Papa Francesco hanno lo scopo dio risvegliare i Cristiani che per loro stessa natura dovrebbero occuparsi “delle gioie e delle speranze, delle tristezze e delle angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono” (Gaudium e Spes 7dicembre 1965). Con la Laudato Sì di Papa Francesco questo è un sogno che si realizza. Bisogna concepire – ha ribadito – che queste cose sono un modo bello di vivere la propria fede, occupandosi delle povertà e delle ingiustizie. Ma in questo cammino, ha concluso, scopriremo persone diverse da noi che camminano sulla stessa strada.

A seguire Stefano Petroni del Forum Acqua Valdera, ha ripercorso le tappa che hanno portato alla campagna referendaria del 2011. Ha evidenziato come molti dei conflitti mondiali sono stati scatenati per il controllo dell’acqua e anche nell’ultimo in Palestina una delle cause è proprio questa. Ha ricordato le grandi discussioni fatte dal Forum dei giovani durante il G8 di Genova del 2000 e le riflessioni che proprio da qui portarono all’attenzione pubblica le contraddizioni intrinseche alla legge Galli del 1994 che se da una parte tendeva a riordinare tutto il ciclo dell’acqua e portò alla creazione dei bacini idrici, dall’altra promosse la creazione di Società per Azioni nella gestione delle Acque e mise in bolletta i costi completi della gestione. Ha concluso che si scrive Acqua ma si legge Democrazia perché è fondamentale tenere fuori le logiche del profitto dalla gestione dell’acqua. Ma nonostante tutto l’impegno, i processi di privatizzazione stanno andando avanti.

L’intervento successivo, di Rossella Michelotti, del Forum Toscano per l’acqua, ha descritto tutti i passaggi politici che nel recente passato hanno sempre più tentato di portare in Borsa i servizi pubblici nonostante che più o meno tutti i politici si sono presentati alle elezioni con proposte che intendevano riportarli al pubblico. Sono state proposte delle multiutility, non condivise con i cittadini, che assumessero il controllo delle Società gestrici dei servizi. Queste multiutility sono fatte per generare profitto, che quindi grava nuovamente sul cittadino, mentre il bene Acqua non dovrebbe essere oggetto di lucro di qualcuno. Soprattutto però – seguendo ancora il ragionamento di Rossella Michelotti – queste società possono essere scalate e diventare di proprietà anche di multinazionali, che avrebbero interesse solo a fare utili e non a pensare al bene pubblico. Solo le Aziende pubbliche non possono essere scalabili. I temi affrontati da Rossella Michelotti si sono allargati anche ad altri settori di beni e servizi come il riciclo di rifiuti e sui bio digestori che -tiene ad evidenziare- producono meno energia di quanta ne impiegano.

Ha infine richiamato tutti affinché si vigili che nei nostri comuni non si provveda a votare “senza piena conoscenza” il passaggio delle società legate all’acqua, dentro la Multiutility. E questo è un tema divisivo anche all’interno delle stesse forze politiche. L’attenzione verso l’argomento è molto alta e si sono formati dei comitati territoriali di Pace Giustizia e Tutela dell’ambiente che stanno vigilando, ma se per il momento la situazione sembra sospesa, per dopo le elezioni sicuramente ci si attende una ripresa delle dinamiche di pressione. Uno spunto finale è il richiamo a leggere il messaggio di Papa Francesco ai partecipanti al Forum dell’acqua di Dakar del 2022.