Dal 22 al 24 Settembre a Assisi, dopo 2 anni di posticipazioni a causa della pandemia, finalmente l’evento globale di «The Economy of Francesco» si è concretizzato. Circa mille giovani (tra loro imprenditori, studenti, lavoratori di diversi settori) provenienti da oltre cento Nazioni sono stati accolti dalla città umbra. Molti di più avrebbero potuto essere se problemi connessi alla pandemia, a guerre (non solo nell’est Europa), ai visti internazionali non avessero complicato il pellegrinaggio di tanti giovani. Come dicevo, parlo di un evento posticipato perché in principio questo evento avrebbe dovuto inaugurare, nel marzo 2020, un percorso di conversione economica-ecologica desiderato da papa Francesco sulla scia dell’enciclica “Ludato Sì”. Invece, l’evento si è trasformato in un incontro con volti che da pixel si sono fatti presenza, fatto di condivisione della strada fatta insieme, delle domande e delle possibili risposte che dal nostro piccolo proponiamo.
Brevemente, che cosa è “Economy Of Francesco”? Un movimento globale, nato dall’invito di papa Francesco nel maggio 2019, per i giovani che vivono le nostre società, studiano e sono operanti nelle nostre economie e le vogliono ri-animare portando la competenza e l’entusiasmo necessario seguendo la via di san Francesco e della Dottrina sociale della Chiesa. Un’economia umana e fraterna che faccia dei passi avanti. L’agenda per la sostenibilità ambientale comprende anche quella sociale in un’ottica integrale, il lavoro è buono se dignitoso, le disuguaglianze e la povertà vanno “abbracciate” (come san Francesco con il lebbroso), la crisi climatica sta avanzando e i più deboli ne soffrono. Il Papa riprendendo la chiamata di san Francesco diceva ai giovani del Mondo: «Va’, ripara la mia Casa che, come vedi, è tutta in rovina». Invito ogni lettore/lettrice a leggere il Messaggio del Papa del 2019, consultabile su https://francescoeconomy.org/it/.
Durante l’evento si sono alternati spazi di confronto e di esposizione di progetti condotti nelle varie zone del mondo, di ascolto delle esperienze dei giovani, fino alla raccolta di proposte e impegni da raccogliere e mostrare al Santo Padre. Infatti, nella giornata conclusiva il Papa ha incontrato tutta la comunità di giovani riuniti nel Teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli accogliendo il lavoro svolto nella settimana e invitando tutti quanti a proseguire su questa strada. Nel discorso conclusivo Francesco ha descritto i principi su cui basarsi di fronte a questi tempi così difficili segnati dalla guerra, dalla crisi sanitaria e climatica: guardare la realtà dal punto di vista dei poveri, promuovere il lavoro degno e umano, essere presenti e vivi nei nostri luoghi senza dimenticare di connettere testa, cuore e mani: «E tu devi fare quello che senti e pensi, sentire quello che fai e pensare quello senti e fai. Questa è l’unione dei tre linguaggi». Sono parole rivolte all’«Economia di Francesco» ma da diffondere a quante più persone possibili, ognuno ascoltandole può interrogarsi e riflettere.