Dallo scorso 29 novembre don Francesco Ricciarelli è parroco dell’unità pastorale di Perignano-Quattro Strade e Lavaiano. Con la sua disponibilità, in atto di ubbidienza al proprio vescovo, il sacerdote si prepara a edificare con la sua presenza queste comunità, affinché «crescano e si edifichino in tempio santo di Dio e rendano viva testimonianza di carità», come recita la preghiera di benedizione. Con questa invocazione intensa e spiritualmente profonda, don Francesco è stato incoraggiato ad iniziare un nuovo cammino e a costruire, come ha sottolineato il vescovo Giovanni rifacendosi all’invito di papa Leone XIV, la «casa della pace». Il nuovo parroco è stato ricevuto sulla piazza centrale di Perignano, accolto dalle autorità civili e militari. Il sindaco Paolo Mori ha auspicato una proficua collaborazione e le numerose associazioni locali hanno partecipato con entusiasmo.
A rendere ancora più suggestivo il momento, un gruppo giovanile di sbandieratori del palio delle contrade di Perignano ha realizzato un ammirevole carosello al ritmo di tamburi e trombe. Una giovane violinista ha fatto risuonare le note di «Fratello Sole, Sorella Luna» tra la numerosa presenza di popolo, che ha dimostrato al nuovo parroco affetto, sostegno e speranza. Non sono mancate commozione ed emozioni da parte di don Francesco, al centro di una così viva partecipazione e nello stesso tempo consapevole del nostalgico distacco dalla sua parrocchia di Cigoli, dove per cinque anni è stato parroco e rettore del Santuario della Madre dei Bimbi. Ad ogni trasferimento si lasciano amicizie, programmi, iniziative, situazioni felici o meno, che imprimono nel cuore anche di un sacerdote nostalgie e amarezze.
Nella chiesa di Perignano si è svolta la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo, che nella sua omelia ha auspicato che il cammino del nuovo parroco sia indirizzato verso la creazione di una casa della pace, dove si impari a disinnescare l’ostilità attraverso il dialogo, dove si pratichi la giustizia e si custodisca il perdono. Il vescovo ha poi tratteggiato la figura di don Francesco, mettendo in evidenza la sua preparazione, la sua predisposizione allo studio e alla cultura in ogni suo indirizzo. Ha sottolineato inoltre il suo servizio come coordinatore del settimanale «La Domenica», che con la sua professionalità giornalistica ha sempre redatto con cura, dando vita a un proficuo e opportuno appuntamento di cronaca e approfondimenti per l’intera diocesi. L’auspicio è che questo servizio possa continuare con l’impegno e la capacità comunicativa che ha sempre dimostrato. Molto particolare è stato l’intervento di don Francesco al termine della celebrazione, dopo aver ricevuto i doni dalla comunità: specialità locali, una bella litografia di Daniele Bacci, pittore della parrocchia, e una raccolta di libri di storia e autori locali, tra cui Giorgio Papasogli, figura radicata nella comunità delle Quattro Strade, offerti dalla figlia Maria.
Nel suo saluto, don Francesco ha preso spunto dall’immagine della locandina del programma, che rappresentava i santi patroni delle chiese del territorio: santa Lucia, Madre Teresa e san Martino, raffigurati intorno alla figura di Cristo Re. Da questi santi ha dichiarato di volersi far orientare, come da una bussola nella sua azione pastorale, verso la testimonianza coraggiosa della signoria di Cristo e l’attenzione per i più poveri e i più fragili. Don Francesco ha ricordato anche che nei suoi spostamenti parrocchiali ha sempre trovato il volto e la protezione della Madonna, in special modo a Cigoli, nel Santuario della Mamma dei Bimbi, alla quale ha chiesto la forza per esercitare la sua missione sacerdotale sotto la sua protezione.
Non è mancato, al termine, nella struttura dedicata a Madre Teresa, un fraterno brindisi augurale: un caloroso momento di incontro, di saluti e di auguri, che ha fatto sentire al nuovo parroco che l’unità pastorale di Perignano-Quattro Strade e Lavaiano è ora la sua casa. Auguri don Francesco!


