Il 10 giugno si apre il festival nazionale degli archivi Archivissima 2022 e San Miniato sarà presente nel palinsesto degli eventi grazie alla Fondazione Dramma Popolare che inaugura ufficialmente il proprio archivio dopo un anno di lavoro sulle carte del più longevo teatro di produzione italiano. A seguito del riordino complessivo e della stesura dell’inventario, avvenuti sotto l’egida della Soprintendenza archivistica e bibliografica per la Toscana, l’istituto culturale presenta la conclusione del lavoro e apre le stanze della sua sede per mostrare come sono state organizzate le sue carte.
L’archivio racconta infatti l’ininterrotta attività del Dramma, dal 1947 a oggi. Lettere, copioni, manifesti, brochure, disegni e numerose foto (oltre 9.000) sono state ordinate e classificate. Da ora in avanti sarà così possibile agli studiosi sfogliare l’inventario e compiere più accurate ricerche seguendo l’elenco dettagliato dei materiali conservati. È noto come il Dramma Popolare nacque dall’iniziativa di alcuni sanminiatesi, nel secondo dopoguera, tra cui l’attivissimo don Nello Micheletti che era anche presidente temporaneo dell’Accademia degli Euteleti e ben presto tra i promotori del Comitato per la ricostruzione della rocca federiciana. Ma dopo don Micheletti come non ricordare l’infaticabile organizzatore don Ruggini, in qualità di Direttore artistico e, negli anni più vicini a noi, la figura del prete poeta don Luciano Marrucci. La storia del Dramma si intreccia a quella della Diocesi, se non fosse altro perché i palcoscenici degli spettacoli hanno goduto delle spettacolari cornici di Piazza Duomo o Piazza del Seminario, chiese storiche e scorci cittadini del centro.
L’inaugurazione dell’archivio del Dramma è quindi un evento che coinvolge anche la chiesa sanminiatese, e non mancano – tra le cartelle d’archivio – lettere di vescovi e sacerdoti, foto d’epoca ritraenti il clero locale e biglietti d’auguri di prelati da tutta la Toscana. Un occasione da non perdere a partire dalle ore 18.00 di venerdì 10 giugno con la presentazione nella Biblioteca del Seminario e la successiva visita all’archivio del Dramma, che resterà aperto dalle 19.00 alle 21.30 per le visite guidate.