Si è svolta nella parrocchia di Castelmartini, in Diocesi di San Miniato, una intensa e significativa giornata di preghiera per la Custodia del Creato, promossa congiuntamente dagli Uffici diocesani per i Problemi Sociali e il Lavoro e per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso. L’evento, tenutosi mercoledì primo ottobre, ha saputo unire la contemplazione della bellezza del creato all’invocazione di pace, tema centrale per la Chiesa universale.
La partecipazione dei fedeli ha avuto inizio, con il raduno nel cuore del pomeriggio a Castelmartini. Il momento inaugurale ha visto i partecipanti impegnati in una suggestiva camminata immersi nella natura, raggiungendo il suggestivo Porto delle Morette nel vicino Padule di Fucecchio. Lontano dalla frenesia quotidiana, il cammino si è trasformato in un’occasione di riflessione e ascolto, culminando con la recita dei Vespri sulle sponde dell’area palustre. Un tempo di preghiera che ha celebrato la meraviglia del S creato. A seguire, un momento di convivialità ha permesso ai presenti di condividere la cena in un clima fraterno e sereno, rafforzando il senso di comunità e di cura reciproca. La fase più intensa della giornata si è poi svolta nella chiesa parrocchiale. La veglia di preghiera ha integrato due intenzioni fondamentali per la vita della Chiesa e del mondo: la preghiera per la custodia del creato e il Rosario per la Pace, quest’ultimo secondo le indicazioni e l’appello del Santo Padre.
L’integrazione delle due modalità di preghiera ha rappresentato il cuore spirituale della serata. Pregare per il creato e per la pace è apparso come un gesto unico e coerente: la fragilità della nostra “casa comune” e le ferite causate dai conflitti umani sono due facce della stessa medaglia, che evidenziano una profonda crisi spirituale ed etica. La preghiera ha sottolineato come la vera pace, non solo tra le nazioni ma anche con la Terra, scaturisca dal riconoscimento di Dio Creatore e dall’impegno a vivere la responsabilità di custodi. La presenza del Vescovo Giovanni ha accompagnato l’intera giornata, testimoniando la sollecitudine pastorale della Diocesi verso le tematiche ambientali e sociali.
La veglia a Castelmartini non è stata solo una giornata di spiritualità, ma un rinnovato appello alla coscienza: custodire la casa comune e adoperarsi quotidianamente per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico, partendo proprio dai luoghi e dalle comunità che si vivono. Una giornata che si conclude con il duplice impegno, spirituale e pratico, a essere custodi attivi e messaggeri di speranza.