Sono passati sei anni dalla beatificazione di monsignor Pio Alberto Del Corona. Ricorrendo la sua festa liturgica il 19 settembre, dedichiamo questo articolo a un aspetto ancora poco conosciuto di questa straordinaria figura di pastore e maestro spirituale.
Alla sua intercessione, infatti, sono state attribuite molte guarigioni inspiegabili, spesso legate alla venerazione delle sue reliquie. Oltre al miracolo riconosciuto come autentico nel processo di beatificazione, sono documentati numerosi altri eventi prodigiosi, moltiplicatisi man mano che, dopo la sua morte, si diffondeva la sua fama di santità.
È il caso di una suora di Firenze, che era in fin di vita per una polmonite bilaterale e che guarì rapidamente dopo essersi messa sul petto lo zucchetto violaceo del beato. Un’altra donna di Firenze che aveva appena dato alla luce un figlio, fu colpita da pleurite e flebite. Ricevette lo zucchetto vescovile di monsignor Del Corona e superò entrambe le malattie.
A San Miniato, Luisa Mariani, colpita da polmonite bilaterale, dopo che le furono applicate le reliquie del Beato, e iniziata una novena in suo onore, improvvisamente uscì dal pericolo con grande meraviglia di tutti, compreso il medico curante.
La bambina Silvana Barbini, di San Giovanni Valdarno, soffriva fin dalla nascita di cistite e di calcoli ai reni. Fu ricoverata al Meyer con una prognosi pesantissima. Una sua zia suora iniziò una novena al Beato Del Corona e depose una foto della nipote sulla sua tomba. Al quinto giorno della novena i medici scoprirono che i calcoli della bambina erano scomparsi.
Un altro bambino, Alvaro Bacci, ricoverato al Meyer per una osteomielite al femore destro, era in gravissime condizioni. La stessa suora gli applicò alla parte malata un’immagine di monsignor Del Corona e si verificò un miglioramento molto rapido. Il piccolo Alvaro potè recarsi, pochi giorni dopo, con sua madre sulla tomba del beato per ringraziarlo della guarigione.
A Federigo Berti, colono di 76 anni, abitante nel comune di Vaglia (Firenze) fu diagnosticata una patologia neoplastica all’intestino, non operabile per l’età avanzata del paziente. Dopo che la figlia ebbe fatto celebrare una Messa e dopo aver iniziato delle novene in onore di monsignor Del Corona, il paziente migliorò sensibilmente fino alla guarigione completa.
In tempi più recenti, un settantenne fu ricoverato in terapia intensiva a Empoli dopo un brutto incidente. Il figlio sacerdote gli lasciò vicino un’immaginetta con la reliquia del Beato Del Corona. In pochi giorni il paziente migliorò e si ristabilì completamente, senza riportare alcuna conseguenza. Nei momenti critici, il paziente si era più volte rivolto a un uomo di Livorno che vedeva accanto al proprio letto.