Da domenica 6 giugno, solennità del Corpus Domini, è ripresa l’adorazione eucaristica alla cappellina della adorazione perpetua alle Capanne.
Dopo il lungo periodo delle restrizioni adottate a seguito della pandemia da Covid19, finalmente i fedeli possono tornare a vivere un momento di intensa intimità con il Signore davanti al Santissimo sacramento; un tempo da vivere personalmente ma anche un importante servizio per la diocesi. Infatti è necessario sottolineare che “l’iniziativa” legata alla Cappella dell’Oasi è una Adorazione a carattere diocesano; la preghiera che sale a Dio da quel luogo è di importante sostengo per il cammino della nostra chiesa.
Come diceva S. Teresina di Lisieux: «La Chiesa ha un corpo composto di varie membra, ma in questo corpo non può mancare il membro necessario e più nobile (…) la Chiesa ha un cuore, un cuore bruciato dall’amore. Capii che solo l’amore spinge all’azione le membra della Chiesa e che, spento questo amore, gli apostoli non avrebbero più annunziato il Vangelo, i martiri non avrebbero più versato il loro sangue. Compresi e conobbi che l’amore abbraccia in sé tutte le vocazioni, che l’amore è tutto». Perciò la preghiera di ognuno di noi è quanto mai necessaria per la missione che la diocesi svolge nei nostri territori, e più in generale nel mondo, e ciascuno può essere parte di quel cuore, di quel “motore” che spinge la Chiesa all’azione. Sentiamoci quindi davvero chiamati a partecipare donando un po’ di tempo al Signore: il prossimo anno ricorrono i quattrocento anni dalla fondazione della nostra diocesio; non c’è modo migliore per ringraziare Dio di tutto ciò che Egli ci ha donato.
La cappellina torna quindi ad essere aperta tutti i giorni, al consueto orario delle ore 18 alle 24, mentre il sabato, oltre a questo orario, si aggiunge anche il tempo del mattino dalle ore 8 alle ore 12. Risponde a un grande desiderio del nostro vescovo l’anticipare l’orario dell’apertura pomeridiana alle 15 (anziché le 18) e sarebbe davvero bello riuscire a trovare adoratori per portare avanti questo progetto. «Dio si fa piccolo come un pezzo di pane e proprio per questo occorre un cuore grande per poterlo riconoscere, adorare, accogliere – ci ha ricordato papa Francesco durante la Celebrazione Eucaristica per la solennità del Corpus Domini -. Bisogna allargare il cuore. Occorre uscire dalla piccola stanza del nostro io ed entrare nel grande spazio dello stupore e dell’adorazione.