La festa della Madonna che a San Miniato Basso si celebra tradizionalmente nella prima domenica successiva all’Assunta, quest’anno è iniziata con un lungo percorso di avvicinamento già dal 6 agosto, solennità della Trasfigurazione, evento evangelico cui tra l’altro è intitolata la chiesa nuova del paese. A seguire il triduo dal giorno 13 fino al 15 e poi la tradizionale festa della Vergine nella domenica 16 agosto.
Quest’anno era anche il primo anno vissuto da parroco “al Pinocchio” per don Fabrizio Orsini, e fare la regia a tutti gli eventi e le celebrazioni è stato quindi anche un po’ un battesimo del fuoco per lui. La Messa solenne del 16 è stata celebrata dal nostro vescovo Andrea e animata dal coro parrocchiale, con una bella partecipazione di popolo. Complice lo scenario della chiesa tutta illuminata a festa, si è vissuto in questi giorni un grande clima di fede: tante celebrazioni con tanti presbiteri. Belle e ricercate le loro omelie. Nel corso del triduo si sono avvicendati nelle liturgie don Marco Billeri, don Federico Cifelli e don Francesco Zucchelli.
Significativi anche i contributi dei sacerdoti che si sono resi disponibili per le confessioni. Nella solenne concelebrazione del 16 monsignor Migliavacca ha voluto salutare con affetto tutti: «Vorrei portare a tutti quanti il mio saluto. Insieme viviamo la gioia per questa festa qui a San Miniato Basso e vogliamo rivolgere il nostro sguardo verso Maria regina del cielo e della terra».
La grande novità quest’anno è stata l’Adorazione Eucaristica alla sera dopo cena sul sagrato della chiesa, animata da don Orsini stesso, con canti di Sara Corrieri. Molto partecipata anche la Santa Messa alla domenica sera dopo cena, che quest’anno ha preso il posto della tradizionale processione , causa l’emergenza sanitaria, segno che resiste un cuore cristiano, profondo, che nonostante tutto sopravvive nelle nostre comunità. E a questo proposito don Fabrizio che ha celebrato l’Eucaristia che concludeva i festeggiamenti ha voluto richiamare proprio al “senso di comunità” da vivere soprattutto nel giorno del Signore, la domenica, dove la famiglia parrocchiale è chiamata a costruire relazioni e a camminare insieme: «Insieme… vita comunitaria, relazioni fraterne, fede, preghiera, parola di Dio ascoltata, autenticità. Questi sono gli atteggiamenti che debbono animare una comunità. Una comunità che ha sempre bisogno di rimettere al centro il Signore Gesù». Al termine c’è stato l’affidamento della parrocchia a Maria e la benedizione di tutti i bambini presenti.