Non c’è cosa migliore dell’esperienza diretta per poter parlare della cena di inaugurazione dopo i parziali lavori di ristrutturazione della scuola materna di Ponte a Egola, la scuola dell’infanzia paritaria parrocchiale.
Ma procediamo con ordine: quando don Federico Cifelli, parroco di Ponte a Egola, mi chiese di scrivere un articolo sul suddetto evento, i miei ricordi si fecero vividi. Con mio nonno e mia nonna venivo spesso, all’inizio degli anni ’90 a prendere i miei cugini all’«asilo delle suorine» in via Gioberti a Ponte a Egola. Sabato 20 settembre la scuola materna di Ponte a Egola è diventata una casa nuova per i “nostri piccoli”.
C’era il vescovo di San Miniato Giovanni Paccosi, che ha benedetto i nuovi locali e ha dato un forte messaggio: «Quando sono arrivato c’era un po’ di difficoltà per la vita di questa istituzione. Ma ho visto che insieme, le suore, la parrocchia con don Federico, i genitori, le persone che hanno avuto a cuore quest’asilo, si sono messe insieme e adesso c’è stata una bella ripartenza». È stato importante il contributo delle Suore salesiane oblate del Sacro Cuore per la buona riuscita di questa serata. Madre Teresa, la neoeletta madre generale, ha confermato che «dietro a una N scuola cattolica c’è una continuità per tutto il paese e per l’educazione di tutti».
Madre Graziella, che ha seguito negli ultimi tre anni il progetto di ricostruzione è stata chiara: «Non neghiamo che ci sono state delle difficoltà ma sono state superate con la collaborazione di tutti per il bene dei bambini, nell’anno del Giubileo della speranza». Suor Domenica, la madre regionale, invece, abiterà qui nel convento e darà un grande aiuto. Nell’occasione non poteva poi non prendere la parola don Cifelli: «È stato un grande impegno che ovviamente la parrocchia da sola non poteva sopportare. C’è stato il supporto del consiglio dei fondatori formato da don Federico stesso, da Gianna Regoli, Simone Nieri, Emanuela Fiammelli, Chiara Rossi, Paolo Vallini, Letizia Marianelli, Siriana Starnini, Alessandra Marianelli ma soprattutto ci sono stati tanti benefattori, non soltanto a livello economico: operai che hanno svolto il lavoro materiale, tutto per garantire un’educazione cristiana ai più piccoli.
E dopo il saluto dell’amministrazione comunale portato dal sindaco di San Miniato Simone Giglioli, Simone Nieri ha ricordato che non bisogna dimenticare i nostri predecessori». Un pensiero rinforzato anche dall’intervento di uno dei padri fondatori, Paolo Vallini: «Nel 1970 quei 1500 metri quadri di terreno furono destinati alla costruzione dell’asilo parrocchiale su ferma posizione del Consiglio». In conclusione è stata presentata la squadra che accompagnerà i più piccoli: suor Domenica, suor Mercy e suor Maura. Le maestre saranno Lisa ed Elisabetta, coadiuvate in cucina dalla cuoca Cristina. Tutte contente di fare questo percorso con i bimbi. Don Federico e Simone Nieri hanno da ultimo riservato una sorpresa a colei che è stata la madre superiora dell’asilo parrocchiale in questo anno di transizione; ossia suor Concettina, da tutti considerata un po’ come la “nonna” di Ponte a Egola. Questo per testimoniare la vicinanza alle suore salesiane oblate del Sacro Cuore da parte dei genitori, dei bambini e da parte di tutta la comunità pontaegolese.