Siamo qui a ringraziare il Signore per il dono di don Divo ed è bello ricordarlo nella sua terra da cui tutto è partito».
Questo l’esordio dell’omelia del nostro vescovo Andrea nella santa Messa di domenica 14 febbraio, nella pieve di San Martino a Palaia, celebrata in occasione dei quindici anni dalla nascita al Cielo del servo di Dio, il palaiese don Divo Barsotti.
Si è trattato di una intensa celebrazione che difficilmente potrà essere dimenticata dalla comunità parrocchiale e dai tanti intervenuti, provenienti da molte parti della Toscana, nonostante il difficile e particolare momento che stiamo vivendo. Insieme al vescovo hanno concelebrato il Moderatore generale della Comunità dei Figli di Dio, fondata da don Divo, padre Benedetto Ravano, i sacerdoti nativi di Palaia – don Angelo Falchi e don Armando Zappolini – e il pievano don Holin D’cruz, assistiti dal diacono Mario Barbato.
Erano presenti anche le autorità civili e militari del comune: il sindaco di Palaia Marco Gherardini, i comandanti della locale stazione dei Carabinieri e della Polizia municipale, ed una nutrita rappresentanza delle associazioni del paese (Pubblica assistenza, Donatori di sangue e Filarmonica Puccini). È stata davvero una bella ed edificante occasione per ricordare questo grande teologo, considerato con ragione uno dei più rilevanti mistici del Novecento, il quale con i suoi scritti e la sua opera ci ha lasciato un fulgido esempio di vita cristiana.
L’intera comunità di Palaia si augura di vedere presto questo suo figlio innalzato alla gloria degli altari.