Pastorale Giovanile Diocesana

Giovani “a tutto campo”

di Francesco Fisoni

Una “Chiesa in uscita” che manifesti la sua costante presenza nelle “periferie esistenziali” dell’uomo contemporaneo. Questo l’ineludibile desiderio programmatico di papa Francesco, magistralmente espresso nelle linee guida della sua Evangelii Gaudium. Proprio da questo assunto, come a cascata, si sta progettando l’azione pastorale della nostra Chiesa locale e della Pastorale Giovanile diocesana in particolare, che nella prossima settimana compirà insieme al vescovo Andrea, la sua prima uscita in questo nuovo anno di attività.

Le uscite del 2017/2018 videro i nostri giovani presenti nel reparto di nefrologia dell’Ospedale di San Miniato, in visita ai dializzati (dicembre 2017) e poi nel carcere di Sollicciano a marzo 2018. Quest’anno la prima meta sarà invece una Casa Famiglia, nello specifico quella del Terrafino, nel comune di Empoli, gestita dalla comunità di suore cottolenghine. L’appuntamento è fissato per venerdì 12 dicembre dalle 18.30 alle 20.30. C’è la possibilità di iscriversi entro venerdì 7 dicembre, inviando una mail a giovani@diocesisanminiato.it. Nel 2019 sono previste poi ancora altre uscite col vescovo: a febbraio è in programma una “Ronda della carità” per le strade di Pisa e ad aprile una nuova visita a Sollicciano. “Abbiamo scelto queste mete – ci dice Linda Latella, neo responsabile della “Giovanile” perché il nostro anno si muove sul passo del vangelo “…e camminava con loro”. Come giovani ci vogliamo mettere in cammino e andare proprio in quei luoghi dove l’incontro con le persone può trasformarsi nell’Incontro per eccellenza, quello col Signore povero e crocifisso, che ha scelto di rivestire i panni degli ultimi e degli emarginati. Come giovani desideriamo un “Incontro” che segni. Segni certamente noi che ci mettiamo in cammino, ma segni anche chi ci accoglie. Il percorso di questo anno, in consonanza con la seconda lettera pastorale del nostro vescovo, rappresenta un po’ il naturale proseguimento delle tappe dello scorso anno, quando avevamo scelto come titolo delle uscite proprio il “Maestro dove abiti?” della prima lettera di monsignor Migliavacca. Un anno fa andammo a cercare il Signore nei luoghi dove Egli ha scelto di abitare, tra i sofferenti e i carcerati. Oggi, il nostro movimento rappresenta un ritornare in quei luoghi, per continuare ad esserci, per continuare ad incontrare i fratelli più sfortunati. E posso dire che ogni volta i sentimenti che animano i nostri cuori sono di profonda gratitudine per aver vissuto esperienze vere e autentiche che portano con sé il sapore fragrante della fede. La scelta poi di visitare la Casa Famiglia di Terrafino, come prima meta di questo anno, è stata naturalmente suggerita dall’ingresso nella nostra equipe di Suor Laura, cottolenghina di quella comunità”.

E proprio con l’avvio del nuovo anno pastorale, il rinnovamento degli organi direttivi, e il passaggio di testimone dalla presidenza di don Marco Casalini a quella di Linda Latella, è annunciato un altro cambiamento, di forma più che di sostanza, ma ugualmente significativo. Da alcuni giorni è stata infatti fatta circolare la locandina che bandisce un concorso per il rinnovo del “Logo” della Pastorale Giovanile, attualmente rappresentato dal Duomo di San Miniato stilizzato in campitura arancione. In palio c’è un biglietto per partecipare ad un’udienza con Papa Francesco. La tecnica richiesta per l’elaborato grafico-artistico è a discrezione dei concorrenti. La scadenza per la presentazione è fissata al 28 febbraio 2019. Anche in questo caso si può spedire l’elaborato all’indirizzo mail sopra specificato. Proprio riguardo a questo concorso, ci racconta ancora la Latella che “l’esigenza e il desiderio di cambiare il nostro Logo emerse in équipe lo scorso anno, dopo aver visionato delle pastorali giovanili di altre diocesi. Dal confronto con gli altri avvertimmo immediatamente il desiderio e il bisogno di averne uno più personalizzato, più nostro. Quello attuale non è che non ci piaccia o che sia per noi obsoleto. Anzi… ringraziamo di cuore chi a suo tempo lo elaborò e realizzò! È stato il nostro logo per molti anni e ne siamo affezionati. Ma vediamo nel suo rinnovamento un modo efficace per interagire e coinvolgere i giovani in una idea progettuale, renderli partecipi e protagonisti attraverso l’attivazione delle loro risorse creative. Con questa “semplice” motivazione cogliamo anche l’occasione di cambiare un po’, con la speranza che le proposte che ci arriveranno possano rappresentare al meglio la Pastorale Giovanile della nostra diocesi e soprattutto i giovani e i ragazzi di San Miniato”.