L'indulgenza della Porziuncola, il 1° e il 2 Agosto

Il “Perdono di Assisi”

la Redazione

Sulla facciata della Porziuncola, l’antica cappella legata alla memoria di San Francesco d’Assisi, oggi racchiusa nella grande basilica di Santa Maria degli Angeli, si trova un affresco ottocentesco del pittore Friedrich Overbeck raffigurante l’istituzione del Perdono di Assisi.

Fu nella Porziuncola, infatti, che San Francesco ebbe l’ispirazione di chiedere al papa l’indulgenza oggi conosciuta come “Perdono di Assisi”, la cui festa si celebra questa domenica, 2 agosto. La tradizione narra che il Poverello, nel luglio del 1216, mentre pregava nottetempo davanti all’altare della Porziuncola, vide all’ improvviso una luce sfolgorante. Gli apparvero, seduti in trono, Gesù e la sua Santissima Madre. Il Redentore chiese a Francesco quale grazia desiderasse per il bene degli uomini. Il Santo chiese il perdono di tutte le colpe per i peccatori pentiti che avessero varcato le soglie di quel luogo. “Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli rispose il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”. San Francesco si recò a Perugia, dove si trovava in quei giorni il papa Onorio III, e riferì al pontefice la sua richiesta. Il papa chiese per quanti anni domandasse quell’indulgenza. Francesco rispose che egli chiedeva “non anni, ma anime” e che voleva che chiunque si fosse recato alla Porziuncola confessato e contrito, venisse assolto “da tutti i peccati, da colpa e da pena, in cielo e in terra, dal dì del battesimo fino al dì e all’ora ch’entrerà nella detta chiesa”.

Nonostante l’ opposizione della Curia, il pontefice gli accordò quanto richiedeva (“Piace a noi che tu l’ abbia”), pur senza emettere nessun documento ufficiale che attestasse questa concessione. “Santo Padre, – rispose San Francesco – a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l’opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”.

Così il 2 agosto 1216 San Francesco promulgò il Grande Perdono che ancora oggi può ottenere chiunque in quella data visiti la Porziuncola adempiendo le condizioni necessarie per ottenere l’indulgenza. Questa si può lucrare a partire dal mezzogiorno del 1° agosto fino alla mezzanotte del giorno successivo. Le condizioni sono le seguenti: confessarsi entro gli otto giorni precedenti e successivi la festa; partecipare alla Messa e fare la Comunione nello stesso arco di tempo; visitare la Porziuncola o un’altra chiesa francescana o parrocchiale e recitare il Credo e il Padre nostro; pregare secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, solitamente si dicono un Pater, Ave e Gloria. Con il Perdono d’Assisi, come con le altre indulgenze, è possibile ottenere per sé o per un’anima del Purgatorio la remissione delle pene temporali, conseguenza dei peccati commessi.