Una rete di protezione per maternità problematiche

Il difficile del venire al mondo

di Sandro Spagli, presidente del Consultorio familiare diocesano "Alberto Giani"

Dare sostegno e aiuto alle donne che attraversano una gravidanza difficile o stanno pensando di interromperla. È questa una delle azioni previste dall’Accordo raggiunto tra le tre Asl toscane e la rete del Forum Toscano delle associazioni familiari, che stabilisce una collaborazione per la progettazione e la realizzazione di interventi tra la rete dei consultori del servizio pubblico e la rete di servizio e sostegno multidisciplinare del Forum. «Il disagio sociale sempre più diffuso e i bisogni crescenti di ascolto e di sostegno da parte delle coppie, delle famiglie, dei singoli, delle mamme in difficoltà – ha dichiarato l’assessore regionale al sociale Stefania Saccardi interrogano con frequenza sempre maggiore i servizi di accoglienza e di primo ascolto.

Di fronte al costante aumentare di queste richieste, l’offerta di servizi adeguati può essere ampliata attraverso la collaborazione fra la rete consultoriale pubblica e il Forum delle associazioni per i diritti della famiglia». L’Accordo prevede una collaborazione in molteplici aree di intervento, da quella sociosanitaria consultoriale, con l’obiettivo di rafforzare la centralità e i compiti del consultorio familiare e offrire risposte alle crescenti richieste rivolte ai servizi di ascolto e percorsi di sostegno per persone, coppie e mamme in difficoltà a quella socio-educativa, con azioni congiunte di promozione del benessere psicofisico dei ragazzi preadolescenti nella fase più sensibile della loro maturazione affettiva e sessuale, in collaborazione con i genitori e scuole.

L’accordo si estende anche all’ambito materno-infantile che attiene al percorso nascita e alla prevenzione delle interruzioni volontarie di gravidanza. Le ricerche condotte sui territori evidenziano infatti serie situazioni di disagio e crescente bisogno di sostegni di varia natura dei nuclei familiari fragili e in condizioni di povertà. In questo ambito, le donne avranno la possibilità di rivolgersi, oltre ai Consultori pubblici secondo quanto previsto dalla Legge 194/1978, anche alla rete dei Centri di Aiuto alla Vita (Cav) o ai Consultori familiari del privato sociale, al fine di maturare scelte più consapevoli sul futuro della gravidanza.

Come presidente del Consultorio familiare diocesano “Alberto Giani”, rilevo con soddisfazione che i contenuti di questo Accordo sono un primo importante passo verso forme di collaborazione sussidiaria tra il Servizio pubblico e la rete del volontariato sociale e familiare, che nel nostro territorio costituisce da sempre un patrimonio straordinario. Anche il nostro Consultorio familiare diocesano, aderente alla rete del Forum, può offrire, attraverso l’esperienza e la professionalità della sua equipe multidisciplinare di psicologi, legali, consulenti familiari, un servizio di aiuto per persone, coppie e famiglie in difficoltà o in crisi relazionale e con percorsi di sostegno alla funzione genitoriale. La rete dei Cav e dei Consultori familiari fornisce ascolto e accoglienza h24 per mamme e donne in attesa e in difficoltà; affiancamento a domicilio nel percorso nascita per donne e coppie in difficoltà, durante e dopo la gravidanza, alimenti per neonati e famiglie e altri generi di prima necessità.

Oltre a tutto ciò è assicurata l’accoglienza temporanea nell’urgenza della gestante in gravidanza, sola o con bambini, oltre alla consulenza e assistenza per il diritto ai benefici economici e contributi alla maternità, in materia di lavoro, casa, tariffe regionali e comunali. Per tutto il territorio dell’Asl Toscana Centro è stato attivato inoltre un Numero Verde Sos Vita 800.813.000 – da contattare per ogni necessità al riguardo. Per maggiori informazioni sui servizi offerti e sui centri aderenti per il territorio dell’Asl Toscana Centro è possibile scaricare anche una brochure informativa sul sito del Consultorio familiare diocesano.