Fratelli, sorelle,
il silenzio, le lacrime, gli abbracci, la preghiera… Con queste attenzioni ci facciamo vicino alla famiglia di Daniele, ai suoi genitori che sono nel dolore, suo fratello, gli altri familiari. Li abbracciamo con il desiderio di portare consolazione e speranza.
Ci sono anche gli amici di Daniele, i giovani… Ci siamo tutti noi. Siamo qui con il cuore gonfio di dolore e di sconcerto per quanto è accaduto. E’ un cuore appesantito da tante domande, interrogativi che non trovano ancora risposta, che disorientano e intristiscono. E’ preghiera anche il silenzio e la ricerca di queste domande, il non voler accettare un gesto così estremo di Daniele; cercare, fino a rivolgersi, sgomenti a Dio.
E con la nostra preghiera vogliamo anche farci vicino a Daniele, rivolgere a lui, quasi, le domande che portiamo nel cuore, la ricerca del senso, se c’è, di questo gesto inaccettabile. Affidiamo Daniele alle braccia di un Padre, che è nei cieli e che abbraccia con la sua misericordia.
Le letture ci aiutano a dire qualche parola di preghiera. […]
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