Il triduo santo inizia con questa solenne liturgia della Messa in Coena Domini. E’ l’inizio di una liturgia unica, in qualche modo ininterrotta, che culminerà nella Veglia pasquale, la notte del sabato santo. Una liturgia unica che fonde insieme rito e vita: i gesti della ritualità, delle celebrazione si uniscono ai gesti della vita quotidiana, la nostra famiglia, il lavoro, gli affetti, le amicizie, i progetti… Essa ci indica che il mistero della Pasqua, il trionfo della vita sulla morte che sarà celebrato nella Risurrezione del Signore abita, attraversa e trasforma anche la nostra vita, quella di ogni giorno e la inonda di una luce che è la vita del Risorto, la sua compagnia.
Le letture proclamate e i gesti di questa liturgia indirizzano la nostra attenzione sui piedi. Già li avevamo notati in questa celebrazione, in particolare il gesto del lavare i piedi…, ma ancora ci parlano.
Proprio i piedi di alcuni amici tra di noi verranno tra poco lavati e baciati, ripetendo il gesto di Gesù che il vangelo ci ha raccontato e ascoltando la sua parola che ci ha detto: “Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi”.
Si tratta di un gesto di servizio, di umanità, di amore, di vita che diventa liturgia, celebrazione, presenza del Signore in mezzo a noi. […]
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