Carissimi,
il Natale del Signore è ormai alle porte e la liturgia di questi giorni ci fa riassaporare l’eco delle antiche profezie, “Il Signore viene!”, una profezia di cui ancora oggi c’è un grande bisogno e ci introduce nel mistero della nascita di Gesù attraverso la narrazione dei fatti che precedono il suo natale: storia di annunciazioni, di incontri, di lode, il Magnificat.
Profezia e farsi vicino di Dio a noi… Sono le strade che ci portano alla gioia del Natale e che illuminano anche la celebrazione di questa sera.
L’Eucaristia e la preghiera che viviamo qui in San Domenico racchiudono questa sera alcune ragioni comuni di fede.
Celebriamo il ministero di lettore che viene conferito a Federico, nel suo cammino di seminario, un itinerario che porta verso il presbiterato, invito a rinnovare la nostra preghiera per le vocazioni al sacerdozio nella nostra diocesi; e il ministero di accolito che viene conferito a Pasquale, un uomo maturo, già in varie forme al servizio della comunità parrocchiale di San Romano e nella spiritualità francescana e che ci ricorda che la Chiesa tutta è ministeriale, è chiamata a strutturarsi secondo i ministeri, i doni che Dio le dà e che interpellano la nostra libertà.
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