L annuncio e il racconto del Natale, nella liturgia e nella Parola di Dio, insieme alla gioia di quella nascita, ci presenta tante fragilità. C è la precarietà della Santa famiglia che lascia la propria terra, la casa per andare a Betlemme per il censimento; la fragilità di una donna incinta, in procinto di partorire; la fragilità di tante porte chiuse, per giungere alla semplicità di una grotta, al freddo, con poche comodità; la fragilità di un bimbo appena nato, Gesù, affidato alle cure della madre Maria e del padre Giuseppe; la fragilità di alcuni poveri, i pastori, che giungono ad adorare il bambinello Gesù; la drammaticità della violenza nella reazione di Erode e nell uccisione di tanti bimbi innocenti, fino ad una nuova esperienza da migranti, verso l Egitto, per Maria, Giuseppe e il bambino. Il Natale è il racconto e l annuncio di tante fragilità, ma in queste ferite della vicenda umana e della storia della natività di Gesù ci viene raccontato il farsi vicino di Dio, la sua visita, la sua provvidenza, la sua vita.
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