‘Irrobustitevi mani fiacche e ginocchia vacillanti;
coraggio, smarriti di cuore, confortatevi, non temete;
ecco il nostro Dio opera la giustizia, darà la ricompensa.
Egli stesso verrà e sarà la nostra salvezza.’ (Is 35,4)
Faccio mie queste parole dell’antico profeta Isaia per porgere a tutti gli auguri di Natale. Ogni anno, a Natale, se si fa attenzione e anche solo per un momento si prova a sollevare gli occhi verso il cielo, ci si libera per un attimo dal vortice delle cose e delle preoccupazioni, si può ascoltare una ‘buona notizia’, un ‘lieto annunzio’: ‘si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca ‘ Perché un bambino per noi è nato; un figlio ci è stato donato’ (Is 35,1; Is 9,5).