Auguri Santo Natale 2011

23-12-2011


In un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo, continuiamo a sperare e a lottare per una società più giusta e solidale, confortati dall’amore di Dio che si è fatto uno di noi.


 


Il Natale è vero se accade ogni giorno. Se ogni giorno cioè Dio nasce dentro di noi e ci lasciamo trasformare da Lui in persone più umane, più luminose, più amorevoli e giuste. Ed è ciò di cui avremmo bisogno, oggi più che mai. Siamo stanchi di una crisi che ci toglie il respiro; dello scandalo di chi ha tutto e di più e di chi invece ha poco e sempre di meno. Siamo stanchi di corruzione e imbrogli, di chi specula e trae vantaggi in questi momenti difficili. Siamo veramente sfiniti, arrabbiati, alla fine abbattuti e demoralizzati di fronte alla scena impazzita del mondo. E mi son detto, pensoso, che auguri avrei potuto mai fare quest’anno perchè non suonassero vuoti, formali, falsi e stonati. C’è un solo modo, poi ho capito, ed è quello del cuore sincero. Quando gli auguri esprimono il desiderio operoso e concreto che l’altro stia bene, che l’altro sia felice; quando gli auguri raccontano della nostra volontà di metterci a servizio del bene, di offrire costantemente una mano tenendola aperta, pronta ad afferrare chi più è nel bisogno: ecco, quando gli auguri sono così, allora si che son belli, graditi, necessari direi, perchè ci fanno scoprire di avere vicino qualcuno che si ricorda di noi e ci vuol bene, che non trama tranelli e non si vuol servire di noi, qualcuno su cui si può per davvero contare. Gli auguri veri, quelli che son fatti con la disponibilità della vita, disegnano la trama di una società solidale di cui proprio nei momenti più difficili sentiamo di avere bisogno. Nel nome di quel Gesù che è Dio fatto bambino a Betlemme, gli auguri che faccio a tutte le donne e gli uomini che vivono nel nostro territorio, vorrei che fossero proprio così, per dire ancora una volta con semplicità e verità che la mia vita, per quello che vale e per quello che posso è a disposizione. Sopratutto di chi è solo e non ha qualcuno che gli voglia bene. Perchè si continui a sperare e a lottare. A disposizione, ma non oggi soltanto, a Natale. Anche domani e dopodomani e domani l’altro ancora, per tutti i giorni, sino alla fine. E forse, una società nuova più umana e serena, potrebbe ripartire anche da un semplice scambio di auguri veri e sinceri.


 

+Fausto Tardelli