Carissimi fratelli e sorelle nella fede, la Quaresima viene a ricordarci ogni anno che dobbiamo rientrare in noi stessi, fare silenzio nella nostra vita per riascoltare nel profondo la voce di Dio. Il tempo quaresimale invita a rimetterci davanti a Cristo, ai suoi grandi occhi pieni di amore, per lasciarci guardare dentro e far venire allo scoperto i nostri peccati, le nostre inadempienze, le nostre mancanze di giustizia e di amore nei confronti di Dio e del prossimo.
Accogliamo con gioia l’invito che proviene dal sacro tempo della Quaresima e lasciamoci coinvolgere dall’appello alla conversione. L’anno della fede che stiamo vivendo si propone il risveglio della nostra adesione personale al Signore. Nella notte di Pasqua saremo chiamati a rinnovare le promesse battesimali e nel giorno di Pasqua a professare solennemente il Credo. Prepariamoci all’appuntamento con impegno e serietà, nella preghiera e nella revisione di vita, perché non sia un atto formale e vuoto.
Come prima cosa vi invito a leggere la lettera che il Santo Padre ha scritto a tutta la Chiesa proprio in occasione della quaresima: ci parla della fede che senza la carità è morta e della carità che senza la fede non ha radici e si secca.
In secondo luogo, vi chiedo di intensificare in questo periodo la lettura nella preghiera delle Sacre Scritture per ascoltare Dio che ci parla. Accostiamoci poi con fiducia al Sacramento della Riconciliazione, per rinnovare nella nostra vita la grazia del Battesimo. Infine, facciamo degni frutti di penitenza attraverso il digiuno e l’astinenza dal mangiar carne e cibi prelibati. All’astinenza si è tenuti tutti dai