La Strage del 22 Luglio 1944

La strage del 22 luglio 1944 fu un incidente bellico provocato da un colpo di artiglieria erroneamente caduto su un bersaglio civile.

Le truppe americane sottoponevano la città di San Miniato a un intenso cannoneggiamento mentre gli occupanti tedeschi si preparavano a ritirarsi. Il comando tedesco, al fine di mantenere sgombre le vie della ritirata, aveva emesso due ordini di evacuazione e, il 22 luglio, costrinse un gran numero di civili a radunarsi all’interno di due edifici ecclesiastici, tra cui il duomo.

Alle 10,30 del mattino, una granata esplose all’interno del duomo causando 55 vittime. La responsabilità dell’eccidio fu inizialmente attribuita ai militari tedeschi. Tuttavia successive indagini hanno appurato che la strage fu provocata da un proiettile dell’artiglieria americana, probabilmente una granata da 105 mm ad alto esplosivo con dispositivo “a ritardo”. Il proiettile, passato dal semi-rosone della Cappella della SS. Annunziata, rimbalzò su un bassorilievo danneggiandolo gravemente ed esplose in aria nella navata destra provocando la carneficina.

Nel 2002, il Tribunale militare di La Spezia decretò l’archiviazione del procedimento “contro ignoti militari tedeschi”.

Ogni anno, la mattina del 22 luglio, le vittime della strage vengono ricordate con una cerimonia civile e religiosa.


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