Di seguito un promemoria per i parroci e gli amministratori parrocchiali circa il D.L. 4/8/2014 del Ministero delle Finanze, che richiede – al momento senza prevedere proroghe – di presentare entro il 30 settembre 2014 la dichiarazione IMU-TASI per gli enti non commerciali, dopo la pubblicazione del decreto sulla G.U.
Tale dichiarazione deve essere inviata alla competente agenzia fiscale tramite strumenti telematici abilitati e non da privati o referenti delle parrocchie non accreditati. Pertanto è obbligatoriamente richiesto l’ausilio di un commercialista o di un patronato.
Alcune note orientative
1) La dichiarazione riguarda tutti i beni immobili di proprietà dell’ente parrocchia o ecclesiastico (per es. il seminario o la diocesi): fabbricati di qualunque genere e terreni.
2) Tutti e nessuno escluso dei beni immobili sono da dichiarare, sia quelli esenti da imposte che quelli soggetti (ovvero che producono reddito oggettivo o presunto: per es. gli appartamenti – cat. A – o singole stanze – cat. B o C – concesse in locazione o comodato d’uso – anche gratuito – a soggetti privati o commerciali. Sono esclusi dall’imposta prevista gli immobili concessi in comodato d’uso a enti o associazioni senza fine di lucro: per es. ANSPI, proloco, Azione Cattolica, società sportive, ecc…, purché siano regolarmente registrati con statuto all’Agenzia delle entrate).
3) La dichiarazione richiesta va eseguita con le seguenti normative (sintetizzate al massimo):
3.a) BENI IMMOBILI IMPONIBILI
L’anno di riferimento per dichiarare l’IMU è il 2012 e se non si sono verificate variazioni fino alla fine del 2013 (sia da parte della proprietà, sia da parte dei comuni che possono avere variato le aliquote), occorre ripetere la dichiarazione solo per il 2014, sommando imponibile IMU+TASI (perché la TASI è stata introdotta solo quest’anno).
Quadro A
Dalle visure catastali (e eventuali altri accertamenti di proprietà) indicare i dati richiesti. Al numero 11 indicare se il bene immobile è stato dichiarato vincolato (D.Lgs. 42/2004, artt. 12 e 13) dal Decreto del MIBACT (Verifica dell’Interesse Culturale), che permette la riduzione al 50% dell’imposta dovuta.
Quadro C
Il calcolo dell’IMU e della TASI dovrà essere effettuato seguendo le tabelle con le aliquote, pubblicate dai comuni interessati (verificabili o nel sito internet o direttamente negli uffici comunali).
3.b) BENI IMMOBILI ESENTI DA IMPOSTA
Quadro B
La dichiarazione va fatta solo per l’anno 2012 e riguarda sia i fabbricati che i terreni. Nel caso di variazioni d’uso da parte della proprietà, occorrerà ripetere la compilazione e l’invio per l’anno interessato (per esempio se una casa o un fabbricato sono stati affittati nel 2013 o nel 2014).
Occorre indicare i dati catastali richiesti estratti dalle visure aggiornate ad oggi.
Il pagamento dell’imposta dovuta, nel caso che la parrocchia possieda beni immobili soggetti, deve essere effettuato entro e non oltre il 16 dicembre 2014 (sommando eventualmente gli anni arretrati dal 2012 se ancora non versati).
Visti i tempi ristretti – non dipendenti da noi o dalla CEI – è consigliato prendere immediatamente contatto con un intermediario, oppure solo in reale caso di necessità, rivolgersi al Vicario Generale o a Valeria, che provvederanno a contattare il commercialista della Diocesi, rimettendovi i costi relativi al servizio svolto.
Consigliamo vivamente di non sottovalutare questa breve nota e di provvedere immediatamente all’adempimento della normativa, onde evitare spiacevoli e inutili sanzioni amministrative.