La Chiesa del Vaticano II e la sua relazione con il mondo

La Chiesa del Vaticano II

e la sua relazione con il mondo

3.3.2009 – Intervento di S.E. Rev.ma Mons. Fausto Tardelli,

Vescovo di San Miniato, presso il Seminario di Massa Carrara ‘ Pontremoli

Premessa

Una piccola premessa di commento al titolo: la chiesa del Vaticano II è esattamente la chiesa di sempre. È quella del Vaticano I, quella di Trento e dei primi grandi concili. E’ sempre la stessa chiesa che attraverso i tempi cerca di essere fedele al suo Signore, riuscendoci nei suoi figli santi, non riuscendoci nelle sue membra peccatrici. Sempre comunque assistita dallo Spirito Santo perchè non perda la via. Questo va detto, a scanso di ogni equivoco e per potersi collocare nelle giusta prospettiva, nel momento stesso in cui intendiamo affrontare la questione della relazione tra chiesa e mondo.

Sarebbe comunque da ciechi non rendersi conto che l’espressione  che dà il titolo al mio intervento di stasera vuole rendere ragione di un accento diverso e particolare che ha segnato indubbiamente l’ecclesiologia conciliare. L’evento conciliare ha rappresentato un momento di sintesi originale delle riscoperte in campo biblico, liturgico e patristico avvenute nei decenni precedenti, a partire persino dalla prima metà dell’800, ed ha fatto riemergere prospettive teologiche che erano senz’altro rimaste un po’ in ombra o non avevano espresso ancora tutta la loro potenzialità. La costituzione dogmatica Lumen Gentium testimonia esattamente questo. Ed è solo in questo senso che si può parlare legittimamente della ‘chiesa del Vaticano II’, cioè dell’unica santa chiesa di sempre, ricompresa in una dimensione teologica più ampia e più completa. […]

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